Guerra in Ucraina, Chernobyl: “Primo soldato russo morto per radiazioni”

Guerra in Ucraina: morto il primo soldato russo a causa delle conseguenze provocate dall’esposizione alle radiazioni nella zona di esposizione della centrale nucleare di Chernobyl. L’azienda Energoatom ha segnalato la notizia attraverso il suo canale tv ufficiale.

Energoatom: “Primo soldato russo morto per le radiazioni di Chernobyl”

Nel pomeriggio di venerdì 1° aprile, tramite il suo canale tv ufficiale, l’azienda ucraina Energoatom ha comunicato di aver appreso della morte del primo soldato russo, provocata dall’esposizione alle radiazioni della centrale nucleare di Chernobyl. La società è specializzata nella gestione delle centrali nucleari e ha scoperto il decesso del militare inviato dal Cremlino dopo aver consultato i dati pubblicati dal Servizio medico militare della Federazione russa.

Oltre al primo soldato morto per le radiazioni, inoltre, Energoatom ha rivela che altri 26 soldati russi sarebbero attualmente ricoverati mentre 73 sarebbero stati trasferiti.

I russi si ritirano: Chernobyl torna sotto il controllo di Kiev

In seguito al ritiro delle forze russe da Chernobyl, la centrale nucleare è tornata nuovamente sotto il controllo di Kiev. A questo proposito, le autorità ucraine hanno affermato di aver ripristinato una situazione di normalità e hanno garantito il corretto funzionamento delle apparecchiature tecnologiche, come riferito dal direttore della centrale nucleare di Chernobyl citato da Energoatom.

L’azienda ha anche comunicato che, nel ritirarsi, i russi hanno portato via cinque dei quindici container che contenevano attrezzature di riparazioni e pezzi di ricambio indispensabili per gli impianti della centrale nucleare.

Aiea sta programmando un sopralluogo presso la centrale nucleare dismessa

Dopo il ritiro delle truppe russe da Chernobyl completato alle ore 20:00 di giovedì 31 marzo, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) sta organizzando l’invio di una squadra di esperti incaricati di verificare le attuali condizioni dei territori che coincidono con la centrale nucleare dismessa. La missione dovrebbe essere guidata da Rafael Grossi, il capo dell’agenzia Aiea, come annunciato dallo stesso Grossi a Vienna.

Il capo dell’Aiea ha spiegato che l’agenzia fornirà ai siti nucleari ucraina materiali indispensabili per la protezione e la sicurezza e che le missioni sono state concordate sia con la Russia che con l’Ucraina. A questo proposito, ha affermato: “Dobbiamo avere rotte sicure, dobbiamo avere protezione, dobbiamo avere zone non conflittuali per muoverci”.