“Guardate lì”. Cena della Nato a L’Aia, Meloni a tavola con Trump. Il dettaglio ai più attenti non sfugge
Nella suggestiva cornice della Huis ten Bosch all’Aja, martedì sera si è tenuta la cena di gala della Nato che ha riunito i principali leader mondiali per una serata di incontri strategici e relazioni diplomatiche. A rendere particolarmente significativo l’evento, non è stata soltanto la presenza dei reali d’Olanda in qualità di anfitrioni, ma soprattutto il primo faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Donald Trump dopo la tregua tra Iran e Israele, mediata proprio dal presidente americano. Una tregua che ha tolto fiato a certe narrazioni critiche nei suoi confronti e ha ribaltato equilibri anche nelle opinioni pubbliche occidentali.
Seduti fianco a fianco durante la cena, Trump e Meloni sono stati immortalati dai reporter in atteggiamenti distesi, mentre si confrontavano sui principali scenari geopolitici. Al centro della discussione, come prevedibile, il Medio Oriente e i delicati equilibri emersi dopo l’accordo di cessate il fuoco. Il quotidiano la Repubblica, in un’analisi pubblicata questa mattina, ha evidenziato come questa rinnovata intesa tra Roma e Washington rappresenti un momento di forte consolidamento dei rapporti bilaterali, in un momento in cui l’Europa è chiamata a ridefinire il proprio ruolo all’interno dell’Alleanza Atlantica.
Cena all’Aja, Giorgia Meloni a tavola con Donald Trump
A occupare la stessa tavolata con Meloni e Trump, anche il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il ceco Petr Pavel e l’olandese Mark Rutte, attuale segretario generale della Nato. Un gruppo compatto, con cui la premier italiana ha intensificato il dialogo politico, in vista anche del vertice previsto per oggi alle 15:30. In quell’occasione, Meloni sarà seduta al tavolo con Volodymyr Zelensky, Emmanuel Macron, Rishi Sunak, Olaf Scholz, Donald Tusk e ancora una volta con Rutte, per analizzare le nuove prospettive strategiche in Europa e nel mondo, alla luce dell’evoluzione del conflitto in Ucraina e del nuovo asse di stabilizzazione in Medio Oriente.
In molti, sui social e tra i commentatori politici, hanno colto un ulteriore elemento simbolico nelle foto che ritraggono Meloni così vicina a Trump, interpretate come una conferma della sintonia crescente tra i due. A sinistra, secondo alcune fonti interne alla maggioranza, queste immagini avrebbero suscitato non poco fastidio: la tregua tra Iran e Israele avrebbe infatti sottratto all’opposizione uno degli ultimi argomenti per attaccare duramente la politica estera di Trump e per cercare di isolare anche la premier italiana in ambito internazionale.
Mark Rutte, intervenendo a margine della serata, ha voluto sottolineare come l’intero evento si sia svolto in un clima sereno e costruttivo, elogiando in particolare l’umore “eccellente” dell’ex presidente Usa. “Trump ha avuto un ruolo determinante nel far crescere le spese per la difesa dei Paesi membri”, ha dichiarato Rutte, ricordando che proprio grazie alla sua pressione diversi Stati hanno finalmente raggiunto l’obiettivo del 2% del PIL. “Senza di lui, oggi non potremmo nemmeno parlare di un traguardo al 5%”, ha aggiunto. Il segretario generale ha poi difeso la recente scelta di Trump di pubblicare un messaggio privato tra loro, definendola “veritiera” e confermando il buon livello di fiducia tra i due.
Nel cuore dell’Aja, l’Alleanza Atlantica ha dunque dato prova di voler costruire una nuova stagione di cooperazione e rilancio, tra leadership affermate e nuove convergenze strategiche. E nel mosaico di immagini e dichiarazioni di questa serata, spicca una certezza: l’intesa tra Meloni e Trump potrebbe giocare un ruolo decisivo nei prossimi equilibri globali.