Grida ai militanti “Fascisti di m…a”, loro gli sfondano il finestrino e lo colpiscono con una scopa

Stava girando con la sua automobile nei pressi di via San Vittore, ieri notte, quando la sua attenzione è stata colpita da quattro uomini con i capelli rasati e vestiti di nero, intenti probabilmente ad attaccare alcuni manifesti politici.

Una volta abbassato il finestrino si sarebbe accorto che si trattava di cartelloni politici di CasaPound, con su scritto lo slogan: “Credimi, è la tua rabbia che cambiertà questo Paese”. Così l’autista, un italiano di 38 anni, ha abbassato il finestrino della macchina e si è rivolto verso di loro con l’espressione “Fascisti di merda” ed è stato aggredito dal gruppo che, probabilmente, appartiene al movimento politico di estrema destra.

La provocazione e l’aggressione
È accaduto in queste ore, a Milano, dove quattro persone, dopo essere state insultate dall’uomo, prima avrebbero accerchiato la sua auto, una Toyota Chr, e poi avrebbero iniziato a colpirla con un casco da moto, infrangendo il finestrino. In base a quanto ricostruito dalla vittima, poi, i quattro avrebbero aggredito il guidatore con l’aiuto di una scopa intrisa di colla. Stando a quanto riferito dalla questura del capoluogo lombardo, l’aggressione si sarebbe verificata pochi minuti dopo la mezzanotte e mezza, quando l’uomo ha notato i quattro fare attacchinaggio.

Il racconto alla polizia
Secondo quanto riportato da Milano Today, sarebbe stato il 38enne a raccontare l’episodio alla polizia, per poi fornire la sua versione dei fatti alla Digos, che svolge attività investigativa specifica contro l’eversione e il terrorismo, che in queste ore sta indagando sul caso. Soccorso dal personale del 118, l’uomo ha rifiutato il trasporto in ospedale ed è stato medicato sul luogo dell’aggressione.

L’atro episodio in zona Città Studi
Lo scorso 29 marzo, in piazzale Gorini, in zona Città Studi, sempre nel capoluogo lombardo, si era verificato un episodio molto simile. In quel caso, però, a vittima di un’altra aggressione era stato un trentenne che aveva rimproverato alcuni manifestanti di estrema destra che stavano attaccando, probabilmente abusivamente, manifesti di estrema destra. In quella circostanza, gli aggressori erano stati individuati in un gruppo appartanente alla formazione politica di Forza Nuova ed erano stati identificati nel giro di un mese e denunciati dalle forze dell’ordine, dopo che la vittima aveva sporto denuncia immeditamente. In quella circostanza, a fornire informazioni utili a chi aveva indagato erano state le immagini delle telecamere di sicurezza, che avevano ripreso il pestaggio da parte di uomini a volto coperto.