GRAVISSIMO LUTTO PER IL VATICANO: INUTILI I SOCCORSI

 

Aveva 87 anni, monsignor François Bacqué e la notizia del suo decesso improvviso ha fatto, immediatamente, il giro del web. Il povero religioso è stato stroncato da un infarto mentre tornava a casa in via della Scrofa, a Roma, nella residenza ecclesiastica dove viveva. Nonostante l’intervento dei soccorritori del 118, purtroppo non ce l’ha fatta e la triste notizia, che ha raggelato il Vaticano, si è rapidamente diffusa sulle testate nazionali dove, peraltro, sono stati scritti particolari molto forti che ruotano attorno alla dipartita del prelato.

Stando a quanto riportato in un articolo de Il Messaggero, la salma di monsignor Bacquè, prima di essere trasportata in obitorio, è rimasta per circa tre ore sull’asfalto, coperta da un telo. Nel pezzo del prestigioso quotidiano, è stato il barbiere Zafer Afisa, di origine siriana, che ha la sua bottega in via della Pallacorda, nella Capitale, a raccontare cosa è accaduto nei minuti precedenti il decesso di Bacquè.

Le sue parole sono davvero un colpo al cuore per tutti i lettori poiché ripercorrono gli attimi precedenti il decesso del prelato : “Mi aveva detto che era stanco, sentiva che il suo cuore non andava e così l’avevo accompagnato a casa. A metà strada però si è seduto a terra per poi accasciarsi”. Bacquè, ieri mattina, giovedì 9 novembre, era stato a tagliarsi i capelli da lui ma, uscito dalla bottega, a pochi passi dal Senato, si è accasciato per terra, alle 11:00 , senza più risvegliarsi, dal momento che quel malore gli si è rivelato irreversibile.

Dalle 11:00 alle 14:04, quando il camion dei servizi mortuari del Comune di Roma lo ha prelevato, il corpo del povero prelato è rimasto sull’asfalto, coperto da un telo, sotto gli occhi sbalorditi dei turisti, di numerose scolaresche in gita e di esponenti politici di passaggio, in quanto il decesso è avvenuto nei pressi di Palazzo Madama, dove si trova anche la sede di Fratelli d’Italia. Come riportato a mezzo stampa, solo alcune religiose hanno vegliato la salma, sino al suo prelevamento.

Francese, nato a Bordeaux nel 1936, François Bacqué, laureato in Diritto canonico e Scienze politiche, era entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel 1966, che ha servito in tutto il mondo, in Cina, Olanda, Cile e in seguito presso le nunziature apostoliche in Portogallo, Danimarca e Sri-Lanka. Dal 1988 era diventato arcivescovo di Gradisca (in Friuli-Venezia Giulia), prima di ricevere altri importanti incarichi in Repubblica Dominicana e Paesi Bassi.