Governo della vergogna: soldi a prostitute e al festival dei trans. Niente ai terremotati e agli agricoltori

 

Di Pasquale Napolitano – Il governo Conte «premia» transgender e sex worker (professioniste del sesso). Ma ignora gli artigiani, le partite Iva e i professionisti. E dimentica pure i terremotati. L’emergenza Covid svela le priorità dell’esecutivo giallorosso: soldi a pioggia alle associazioni di transessuali e gay. Piccoli spiccioli, dopo lungaggini burocratiche, al cuore pulsante dell’Italia: artigiani, imprese e lavoratori.

E così mentre circa 150mila lavoratori aspettano ancora il sussidio di cassa integrazione, l’Inps non ha ancora colmato i ritardi, il dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri stanzia 8mila e 900 euro per un’associazione, Movimento Identità Trans, che dovrà curare alcuni seminari nell’ambito del festival Internazionale Cinema Trans che si terrà a Bologna dal 19 al 29 novembre. Quasi 9mila euro per fare cosa? Seminari. In pieno Covid, con l’Italia tramortita da una crisi sociale ed economica, l’esecutivo si preoccupa del festival dei transessuali. E soprattutto delle lezioni promosse da associazioni legate a doppio filo con ambienti della sinistra. Ma scorrendo la pagina social del Movimento Identità Trans si scopre che si tratta di un’associazione che si batte per la difesa dei diritti delle sex worker.

L’affidamento è stato firmato dai funzionari di Palazzo Chigi lo scorso 5 ottobre. Ma non è una novità. Nei giorni scorsi il Giornale ha scovato che tra le categorie destinate ai risarcimenti economici previsti nel secondo decreto Ristoro figurano sexy shop e agenzie di accompagnatrici. Fuori dagli indennizzi risultano invece imprese di calzature e accessori, abbigliamento in pelle, pellicce, cappelli, ombrelli, guanti e cravatte. Una vera e propria discriminazione.

Altra beffa: tra gli esclusi anche le popolazioni colpite dal terremoto: «Ancora una volta il governo non tiene conto della particolare situazione in cui versa l’area del cratere, tanto che nel Decreto Ristori non prevede misure specifiche per le popolazioni colpite dal sisma del 2016. Evidentemente la maggioranza non ha ben chiaro che c’è una parte di Italia che sta vivendo una doppia emergenza, ossia la lenta ricostruzione post terremoto e la pandemia da Covid-19», attaccano i senatori della Lega, Luca Briziarelli e Giuliano Pazzaglini. Contro le discriminazioni del governo, monta la protesta dalle imprese agricole: «Esprimiamo stupore per l’abrogazione del fondo di 100 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le imprese agricole danneggiate dalle restrizioni degli ultimi mesi» spiega il presidente della Copagri Franco Verrascina. Questione di priorità.

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