“Gliel’ha detto all’orecchio”. Macron-Meloni, scoppia il caso su quel momento durante il G7

Al G7 di Kananaskis, in Canada, le luci dei riflettori non si sono concentrate solo sulle dichiarazioni ufficiali e sui documenti firmati dai grandi della Terra. A catalizzare l’attenzione del pubblico e dei media è stato un momento tanto fugace quanto enigmatico: un fitto e inaspettato scambio tra due protagonisti della scena politica europea, che ha rapidamente scavalcato i confini della diplomazia per diventare un vero e proprio caso mediatico.

Seduti fianco a fianco attorno al tavolo della plenaria, la presidente del Consiglio italiana e il capo dell’Eliseo si sono ritrovati immersi in una conversazione riservata, dallo stile diretto e dall’atmosfera tesa. Le immagini, diventate virali in poche ore e rilanciate anche da colossi dell’informazione come Fox News, mostrano Emmanuel Macron piegarsi verso Giorgia Meloni, coprendosi la bocca con la mano per non far leggere il labiale, mentre lei lo osserva con sguardo attento. I due sembrano totalmente assorbiti, tanto che l’arrivo del presidente americano Donald Trump passa quasi inosservato: nessuno dei due interrompe lo scambio, proseguito per diversi minuti con espressioni sempre più eloquenti.

G7, cosa ha detto nell’orecchio di Meloni Macron

La sequenza più commentata è quella in cui Meloni reagisce visibilmente: prima sgrana gli occhi, poi si porta una mano alla fronte, come colta da un misto di esasperazione e incredulità. Non una parola, però, è udibile. Nessun microfono ambientale ha colto la conversazione, e nessun comunicato ufficiale ha fatto chiarezza sull’argomento. Questo silenzio, però, ha alimentato le speculazioni: che cosa le avrà detto Macron per provocare una reazione simile?

Poco prima di questa scena, Meloni aveva già avuto un breve confronto con Trump, arrivato al summit tra le polemiche e le tensioni globali. Ma è stata la dinamica con il presidente francese a rubare la scena, oscurando persino le attese uscite di scena o le manovre geopolitiche del tycoon americano. A far parlare, più delle parole, sono stati i gesti, gli sguardi e le posture: un linguaggio non verbale che i commentatori si stanno affrettando a decifrare, tra letture politiche e ironia da social network.

Da quel tavolo rotondo, quindi, non sono usciti solo comunicati e promesse multilaterali, ma anche un piccolo enigma internazionale. Mentre le agenzie diplomatiche lavorano a pieno ritmo per tradurre in accordi concreti le linee guida del vertice, gli utenti in rete si concentrano su un frame, su una smorfia, su uno sguardo. E in attesa che uno dei due protagonisti sveli il contenuto di quel colloquio tanto riservato quanto teatrale, resta solo la domanda che rimbalza ovunque: “Che cosa avrà detto davvero Macron a Meloni?”.