GIULIA E ALESSIA, TRAVOLTE E UCCISE DAL TRENO. LA STRANA DECISIONE DA PARTE DEL COMUNE

Sono trascorse una manciata di ore dalla terribile tragedia che ha sconvolto la famiglia Pisanu. Una famiglia che, in pochi istanti, è rimasta orfana di 2 figlie, minorenni, stupende.

Giulia e Alessia Pisanu, due sorelle unitissime, che condividevano tutto, data la piccola differenza di età. La più grande, 17 anni da compiere; la più piccola 15. La passione per il ballo, per la musica a palla, per le discoteche della Riviera.

Erano state al Peter Pan, a ballare, sino al mattino, quando un ragazzo di 24 anni, assieme ad un suo amico, le hanno accompagnate in stazione dato che Giulia aveva subito il furto della sua borsetta quindi non aveva praticamente più nulla con sé.

Alessia, invece, il cellulare lo aveva ma scarico. Quindi il 24enne aveva prestato loro il suo per la telefonata al papà Vittorio Pisanu. Poche parole: “Stiamo tornando a casa”. Poi il terribile impatto.

Un Frecciarossa a tutta velocità le ha investite e uccise. Una tragedia immane, consumatasi sotto gli occhi sgomenti di chi ha assistito alla scena. Purtroppo, come se il dolore degli altri non scalfisse più di tanto, oltre alla perdita delle loro 2 figlie, i genitori di Giulia e Alessia si sono trovati ad affrontare un altro dramma, quello legato alla cattiveria della gente.

Se in una stazione ferroviaria è stabilito di non varcare la linea gialla, sui social, purtroppo, si va a ruota libera, non ci sono linee di demarcazione ed è facile sconfinare. Si diventa tutto d’un tratto genitori perfetti, psicologi, si dispensano consigli e giudizi non richiesti, avvengono dibattiti generazionali . Tutto, senza rendersi conto che, intanto, una famiglia ha perso per sempre le sue due figlie. Vi riporto un commento: “Due ragazzine da sole a 100 km da casa post discoteca? A quell’età manco al cinema a 50 metri da casa mi facevano andare da solo. Bah”. E’ uno dei tanti contro chi lascia troppa libertà a due minorenni.

 

Per fortuna, e dico per fortuna, non tutti la pensano così. Ecco che qualcuno, facendosi un esame di coscienza, in modo decisamente più razionale, commenta: “Alla loro età credo che più o meno tutti abbiamo fatto fesserie, anche grosse, che oggi raccontiamo ridendo perché ci è andata bene” Purtroppo a qualcuno andava male, allora come adesso. Dispiace un sacco, inutile parlare di colpe”. 

Questi sono solo due dei commenti piovuti dagli utenti Facebook su questa immane tragedia, tanto che il Comune di Riccione ha preso una decisione forte, ma a mio avviso doverosa: quella di sospendere, ossia di bloccare i commenti e lo ha fatto motivando il gesto: “Crediamo sia il momento del silenzio. Dobbiamo stringerci come comunità e essere vicini al dolore della famiglia e degli amici delle due ragazze dopo l’immane tragedia di oggi”.

L’amministrazione comunale di Riccione chiede espressamente silenzio ma non lo fa perché vuole reprimere la vicinanza degli utenti verso la famiglia Pisanu, colpita dalla morte di 2 figlie, tranciata da un treno ad alta velocità in pochi istanti. La decisione è legata al fatto di voler mettere a tacere le offese e i giudizi colpevolizzanti verso le ragazze che non ci sono più. Dato che non c’è più rispetto nemmeno per la morte, Giulia e Alessia sono state accusate da molte persone di sprovvedutezza, in quanto hanno attraversato i binari senza servirsi del sottopassaggio e sono rimaste in giro, dopo la notte trascorsa a ballare in discoteca, fino all’alba.

Le critiche, ovviamente, non hanno risparmiato i genitori delle 2 vittime che, oltre al dolore straziante di essere rimasti orfani di queste 2 splendide figlie, devono fare i conti contro chi punta il dito su di loro, per aver lasciato troppa libertà (libertà che avrebbe portato al tragico epilogo). Lo metto sottointeso ma il senso dei commenti è quello.