GIULIA E ALESSIA, CHI ERANO LE RAGAZZE INVESTITE E UCCISE DAL TRENO E COSA È SUCCESSO

L’Italia piange ancora 2 giovani vittime di una tragedia abbattutasi in una stazione ferroviaria. Prosegue, inarrestabile, la sua corsa, in questa rovente estate, la morte improvvisa.

Quella che non lascia scampo, quella che, in frazioni di secondo, strappa per sempre vite di ragazze che avevano mille progetti, mille sogni… sogni che rimarranno per sempre in un cassetto.

Specie quando si è adolescenti, è tempo delle prime cotte, commentate con le amiche del cuore o racchiudendo i propri sentimenti in un diario segreto. Se si ha la fortuna di avere una sorella, magari anche di pochi anni più grande, viene naturale confidarsi con lei.

Un rapporto simbiotico, delle volte, quello tra sorelle, al punto da condividere tutto assieme. Fino a che uno spietato destino non si frappone, stroncando le loro vite.

Una famiglia distrutta, per sempre, dallo strazio, dal dolore immane  che nessuno potrà mai colmare, nemmeno lo scorrere del tempo. Sono tragedie che fanno rabbrividire al solo pensiero.

Purtroppo ieri un impatto terribile ha posto fine alla vita di due splendide sorelle, le sorelle Pisanu. Giulia e Alessia, di origini sarde, rispettivamente 17 e 15 anni hanno perso la vita in una disgrazia la cui dinamica è in fase di ricostruzione. Intorno alle 7, le due giovani sono state investite e uccise da un treno Alta Velocità in transito alla stazione di Riccione, diretto verso Milano. Un treno che, come tutti i macchinisti sanno bene, in condizioni di sicurezza ottimale può raggiungere i 200 chilometri orari.

Così Giulia e Alessia, in istanti, hanno perso la vita, nonostante le urla insistenti degli altri viaggiatori e il fischio insistente dell’ETR Freccia Rossa, in arrivo a Riccione da Pescara . Stando alla prima ricostruzione dell’accaduto, considerando i racconti dei testimoni oculari, le 2 ragazze sono entrate in stazione in una sorta di stato confusionale.

Sono apparse stanche, spossate, forse dopo una notte sveglie, trascorse a ballare. Hanno avvicinato il titolare del bar che stava rifornendo i distributori automatici, chiedendogli qualcosa. Lo stesso titolare non è riuscito a capire cosa gli avesse domandato, dicendo solo che non sembrava molto lucida e che si è allontanata con una ragazza che aveva in mano un paio di stivali. Questi sono gli ultimi momenti di vita delle 2 sorelle, prima che un forte boato e il terribile impatto ponesse fine alla loro esistenza. Le telecamere di videosorveglianza hanno immortalato il loro ingresso in stazione ma non il tragico impatto.

Molto probabilmente una delle due, seduta sulla banchina, ha oltrepassato i 50 cm di cemento che la dividevano dai binari, per salvare l’altra, perdendo anch’essa la vita. Una scena orribile, un treno ad alta velocità che ha tranciato i loro corpi. Il traffico ferroviario è stato sospeso tra Rimini e Cattolica, in direzione Ancona e subito sul posto sono intervenuti gli agenti della Polfer, gli agenti della Questura, la scientifica della polizia di Stato, i carabinieri di Riccione e i vigili del fuoco di Rimini.

Gli agenti della Polfer hanno potuto risalire all’identità delle 2 sorelle sono attraverso un cellulare intestato ad una ditta di traslochi di Castenaso. E’ stato così che il padre delle vittime ha potuto riconoscere i pochi resti delle sue due figlie. La sindaca di Riccione Daniela Angelini, in una nota, ha scritto: “A nome di tutta la comunità di Riccione esprimo profondo dolore per quanto accaduto questa mattina nella nostra Stazione e cordoglio per le famiglie colpite da questa immane tragedia. In questo momento di dolore verso le famiglie di queste due giovani donne, siamo vicini alle Forze dell’ Ordine che stanno lavorando per fare luce su quanto accaduto”.