Giovanni Allevi parla della malattia: “Ero imbottito di oppioidi. Poi, il giorno più bello”

 

Nella Giornata Mondiale della Felicità, celebrata il 20 marzo, il Forum di Assago a Milano è stato palcoscenico di un evento speciale: ‘Happiness on Tour. Vite – Storie di felicità’, uno spettacolo gratuito dedicato a riflessioni e testimonianze sulla felicità. Tra gli ospiti più attesi, il compositore Giovanni Allevi, che ha condiviso con il pubblico, composto principalmente da giovani studenti lombardi, la sua profonda esperienza personale legata alla lotta contro una grave malattia.

Giovanni Allevi: “Ho dovuto fare un viaggio all’inferno”

Il Maestro Allevi, ritornato da poco alla ribalta pubblica dopo un periodo di assenza dovuto alla sua battaglia contro il mieloma multiplo, ha offerto una narrazione intima del suo “viaggio all’inferno”, come lui stesso lo definisce. “C’È STATO UN GIORNO NELLA MIA VITA IN CUI IO SONO STATO IMMENSAMENTE FELICE, MA PRIMA BISOGNA FARE UN VIAGGIO NELL’INFERNO”, ha detto dal palco, delineando il contrasto tra gli abissi del dolore e il rinnovato apprezzamento per la vita che la malattia gli ha lasciato in eredità.

Con franchezza, Allevi ha condiviso le sfide emotive e fisiche affrontate: “C’è stato un momento in cui ho dovuto mantenere lo sguardo dritto sui fiori, mentre camminavo all’inferno. Ho dovuto regalare un sorriso alle persone che mi stavano vicine, anche quando il dolore fisico era insopportabile”. Questa testimonianza non solo riflette la sua incredibile forza d’animo ma offre anche un messaggio di speranza e resilienza a chiunque stia affrontando momenti bui.

Nonostante il percorso tormentato, il momento di felicità citato da Allevi rappresenta una metafora potente dell’importanza di trovare gioia nei piccoli momenti e nelle vittorie personali, anche quando la vita sembra offrire soltanto ostacoli. La sua storia diventa così una fonte di ispirazione per i giovani presenti, un invito a non perdere mai la speranza e a cercare la felicità anche nei contesti più difficili.