Giorgia Meloni, Renzi minaccia: “Tra un anno la faccio cadere”

“Ci penso io” promette Matteo Renzi che torna a indossare le vesti del rottamatore. Il leader di Italia Viva non è nuovo a colpi di scena, per questo ne preannuncia uno ad hoc contro il governo Meloni. “Io – confessa in un’intervista a La Stampa – sono quello che i governi li fa cadere. Io non faccio inciuci. Ma so che nel 2024 alle Europee questo governo rischierà di andare a casa, lì saremo pronti. Nel 2024 siamo primo partito, scommettiamo?”. Insomma, l’ex premier esclude una volta per tutte un suo eventuale ingresso al posto di Forza Italia. 

Eppure in questi giorni il suo alleato, Carlo Calenda, ha reso pubblica la volontà di aiutare l’esecutivo. Addirittura il numero uno di Azione è pronto a vedersi con il presidente del Consiglio. “All’incontro tra Meloni e Terzo Polo ci va Calenda e fa benissimo ad averlo proposto – tiene a precisare -, come Meloni ha fatto benissimo ad averlo accettato. Bisogna uscire dalla retorica per cui se l’opposizione fa proposte e la maggioranza le ascolta è un inciucio: è il nostro mestiere”. E nel mestiere non mancano le stoccate. Primo rimprovero arriva sulla Manovra da lui definita “né carne né pesce, è robetta. Proporremo il Family Act, le misure per le imprese. Non sono slogan ideologici: nel nostro governo abbiamo fatto Industria 4.0, il Jobs Act, l’Irap sul costo del lavoro”.

Altrettanto duro sull’innalzamento del tetto al contante: “L’evasione non si risolve alzando o abbassando il tetto del contante, ma con le misure che abbiamo fatto noi: dichiarazione precompilata, fatturazione elettronica, incrocio delle banche dati”. Da qui l’appello: “Questo governo ci ascolti: il nostro obiettivo è aiutare il Paese. Poi Meloni è al governo, noi siamo all’opposizione“. Anche se con Renzi le sorprese sono dietro l’angolo.