Giorgia Meloni furiosa contro Alessandra Maiorino (M5s): “Ma avete ristrutturato i castelli!”
La seduta del Senato si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia politica durante la replica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alle comunicazioni sul prossimo Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre. Il momento clou è stato lo scontro tra la premier e la senatrice Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle, che ha acceso gli animi tra le opposte fazioni.
Il duello tra politica interna e internazionale
Tutto ha avuto inizio con un attacco frontale di Maiorino, che ha accusato Meloni di non aver fatto abbastanza per le forze dell’ordine e di essere, sul fronte internazionale, “la cheerleader di Donald Trump”. La senatrice pentastellata ha criticato la premier per aver lodato il ruolo di Trump, sostenendo che l’Italia avrebbe dovuto mantenere una posizione più ferma e indipendente.
La replica di Meloni non si è fatta attendere. Con il suo consueto tono deciso, ha risposto alle accuse economiche e politiche, evidenziando come le risorse allocate dal governo siano state più che sufficienti: “La legge di bilancio vale 18,7 miliardi di euro, il superbonus quest’anno ne vale 40. Se avessi avuto a disposizione quella cifra, le forze dell’ordine sarebbero state coperte d’oro, così come la sanità”. La premier ha ironizzato sulla gestione delle risorse, accusando l’opposizione di aver “ristrutturato i castelli” invece di investire nel Paese reale.
Questioni di politica estera e isolamento internazionale
Il confronto si è spostato anche sul fronte internazionale, con Meloni che ha sottolineato come il piano di pace per Gaza, sostenuto da tutti i principali attori mondiali — dai Paesi arabi, all’Autorità palestinese, a Israele, all’India e ai Paesi europei — trovi un’unica opposizione nel Movimento 5 Stelle. “Se aveste governato voi, l’Italia sarebbe stata totalmente isolata a livello internazionale”, ha affermato la premier, ricevendo applausi dalla maggioranza.
Il Superbonus e le priorità del governo
Il dibattito si è infine concentrato sul Superbonus, misura simbolo della contrapposizione politica. Meloni ha ribadito che quella misura, gestita dai 5 Stelle, ha prosciugato risorse pubbliche che avrebbero potuto essere destinate a settori strategici come sicurezza, sanità e istruzione. “Avete ristrutturato i castelli, non il Paese — ha detto —. Io, con quei fondi, avrei messo in sicurezza le città, pagato meglio i medici e dato mezzi agli agenti”.
Un clima teso in vista del Consiglio europeo
Lo scontro tra Meloni e Maiorino si inserisce in un clima di forte tensione politica, che precede il Consiglio europeo. La premier porterà all’attenzione dei leader europei dossier delicati come Gaza, la guerra in Ucraina e le misure contro l’inflazione. La replica in Senato ha evidenziato le profonde divergenze tra il governo e il Movimento 5 Stelle su politica estera, economia e gestione del consenso.
Concludendo il suo intervento, Meloni ha lanciato un messaggio di fermezza: “Io continuerò a rappresentare l’Italia con orgoglio, anche quando a voi non piace chi ci stringe la mano”. La frase, applaudita dalla maggioranza, ha lasciato intendere la volontà di andare avanti con decisione, mentre il dibattito in rete si è già infiammato, diventando virale sui social media.
Un confronto che anticipa le sfide europee
Lo scontro in Senato ha evidenziato le profonde divisioni politiche e le tensioni che accompagnano l’Italia nel momento cruciale delle decisioni europee. La vigilia del Consiglio europeo si preannuncia quindi come un banco di prova per il governo Meloni, chiamato a difendere le proprie scelte di fronte a un’opposizione sempre più critica e a un contesto internazionale in rapido mutamento.