Giorgia Meloni contro Lamorgese: “Sapevate tutto, lo avete permesso. Si vergogni, questa è strategia della tensione”

“Un calcolo, questa è strategia della tensione”. Giorgia Meloni alla Camera attacca frontalmente la ministra degli Interni Luciana Lamorgese, che ha appena riferito sugli scontri di sabato a Roma nel question time a Montecitorio. La titolare del Viminale ha chiarito che il Ministero era a conoscenza dei rischi che si sarebbero corsi, relativi anche alla figura di Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova che ha guidato l’occupazione della sede della Cgil a opera di alcune decine di No Green pass. La matrice di estrema destra di alcuni manifestanti è diventata ben presto un capo d’accusa contro FdI, l’unico partito che in questi mesi ha assunto posizioni costantemente critiche su vaccini e Green pass. Le parole della Lamorgese hanno così servito su un piatto d’argento alla Meloni la possibilità di rivolgere al Viminale stesso le accuse di non aver fatto nulla per impedire gli incidenti. “Gliel’avete permesso, e guarda caso delle azioni di Forza Nuova se ne giova sempre e solo la sinistra”.

Lo scioglimento di Forza Nuova “è all’attenzione del governo”, assicura la Lamorgese, secondo cui l’esecutivo si muovera con una “azione collegiale” anche in base a quanto stabiliranno le indagini della magistratura e secondo “le indicazioni del Parlamento” che dovrà votare la mozione presentata dal Pd. In ogni caso, sottolinea, è “un tema di eccezionale rilevanza giuridica e politica e di estrema complessità e delicatezza”. Castellino, ha spiegato la ministra, si è messo in evidenza “quando ha espresso la volontà di indirizzare il corteo verso la Cgil”. Nonostante questo, non si è intervenuto nei suoi confronti perché “c’era il rischio di una reazione violenta dei suoi sodali”. Ecco la riflessione che ha scatenato la Meloni. “Il ministro Lamorgese dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri pensavano la sua fosse sostanziale incapacità, oggi la tesi è più grave: quello che è accaduto è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni già bui. E’ stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione”. “La risposta della Lamorgese non è semplicemente insufficiente ma offensiva delle forze dell’ordine. Sette agenti lasciati a prendere le bastonate davanti alle Cgil sono un fatto indecente ed offensivo di quella gente e di questo Parlamento non fatto di imbecilli”.

“Ministro Lamorgese  – spiegava la leader di Fratelli d’Italia presentando  l’interrogazione, pochi minuti prima -, nella lista infinita della sue inadempienze figura anche la vergogna della devastazione a Roma sabato scorso. Lei sapeva che c’erano persone interdette alla partecipazione perché pericolose per l’ordine pubblico? Era stata avvertita dell’annuncio, prima sui social e poi in piazza dal palco, sulla loro intenzione di assaltare la sede della Cgil? Lei conosceva la natura dell’organizzazione Forza Nuova che si dichiara neofascista e a cui queste persone appartengono? In piazza c’erano anche agenti infiltrati? Se lei aveva queste informazioni perché non ha protetto tanto la Cgil quanto le persone che legittimamente manifestavano contro un provvedimento del suo governo. Una volta tanto, ministro Lamorgese, la verità”.