Gf Vip, ora parla Fausto Leali: “La squalifica una punizione eccessiva, trattato come un disertore”

 

“Ho sentito una fucilata nello stomaco”, è così che Fausto Leali descrive al Corriere della sera il suo stato d’animo dopo il processo mediatico in diretta tv per aver pronunciato la n-word nella casa del Grande Fratello.

Una leggerezza, da parte del cantante, lontano da qualunque pensiero razzista, che gli ha causato la squalifica dal reality ad appena una settimana dal suo ingresso. “Nero è il colore, negro è la razza”, sono state queste le parole di Leali in una discussione con gli altri concorrenti, tra i quali c’era anche Enock Barwuah, il fratello di Mario Balotelli.

“Nero è il colore, negro è la razza”. Fausto Leali ancora nella bufera

“Sono stato espulso come un disertore. Lì hanno capito che sono una brava persona, non un razzista”, ha continuato Fausto Leali nell’intervista con Chiara Maffioletti, affermando che nessuno si aspettava un provvedimento disciplinare simile. Ed è stato proprio Enock Barwuah ad accompagnarlo alla porta prima di uscire: “Forse avrà pensato: ‘Abbiamo esagerato'”. Fausto Leali fa mea culpa: “Non so come mi è venuta. So perfettamente che non esiste nessuna razza negra, è stato un errore, una parola uscita a vanvera. Mi hanno dato dell’ignorante ma mi sono espresso male”.

Fausto Leali continua a difendersi dalle accuse di razzismo che gli sono piovute addosso e ammette di essersi sentito “una me…” quando ha capito di aver sbagliato. Eppure, in quel momento, il cantante non è riuscito a scusarsi: “Sono timido. Dopo quell’episodio, quando ci incontravamo, vedevo che lui non era più il ragazzo simpatico di prima. Era cambiato. Avrei dovuto dirgli che avevo sbagliato, ma la mia timidezza non mi ha aiutato”. Il cantante torna anche sull’altro discorso per il quale è stato attaccato e che gli è valsa l’etichetta di fascista: “Prima di entrare nella Casa ho visto dei documentari storici che mostravano anche cose importanti fatte da Mussolini, non le ho inventate io. Ma si prende sempre il punto debole del discorso”.

Esalta il welfare di Mussolini. Gogna mediatica per Leali

Per Fausto Leali, così come per molti utenti sui social, l’espulsione dal Grande Fratello è stata ingiusta: “So che tutti, Enock compreso, non lo trovavano giusto. Penso sia stata una punizione eccessiva ma le regole sono regole e vanno rispettate”. Ora che è fuori dal gioco da qualche ora e ragiona a mente fredda, ammette che se potesse tornare indietro non rifarebbe questa esperienza: “A prescindere da quanto è successo mi sono sentito un po’ fuori luogo. Non lo rifarei”.

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