Garlasco, stop all’incidente probatorio: cos’è successo

Un imprevisto tecnico ha gettato un’ombra sulle indagini del caso Poggi, il delitto che sconvolse Garlasco nell’agosto del 2007. Un blackout elettrico alla Questura di Milano ha interrotto bruscamente l’incidente probatorio in corso, costringendo al rinvio delle analisi cruciali sui reperti raccolti sulla scena del crimine.

Per oltre dieci ore, esperti e consulenti erano al lavoro sui 34 adesivi dattiloscopici, utilizzati all’epoca per la ricerca di impronte digitali nella villetta di via Pascoli. L’obiettivo era completare le analisi, ma il guasto ha impedito l’elaborazione degli ultimi quattro campioni, bloccando ogni attività e costringendo i tecnici a redigere i verbali a mano.

Nessuna traccia di sangue, ma il DNA resta la chiave

Marzio Capra, consulente della famiglia Poggi, ha confermato che le analisi sugli adesivi non hanno rilevato tracce di sangue. I test OBT, tutti negativi, sembrano avvalorare l’ipotesi già avanzata da tempo. “Era evidente anche dalle fotografie”, ha dichiarato Capra.

La difesa di Alberto Stasi, rappresentata dall’avvocata Giada Bocellari, ha sottolineato che l’incidente probatorio si concentra sulla “caratterizzazione genetica”, con particolare attenzione all’impronta numero 10 sulla porta d’ingresso della villetta, per la quale è stato disposto un test avanzato presso il laboratorio del Fatebenefratelli di Milano.

Il 4 luglio, un nuovo momento cruciale

La prossima data chiave è fissata per il 4 luglio, quando inizieranno le analisi su una dozzina di provette contenenti tamponi prelevati dal corpo della vittima e da altri reperti chiave. Si tratta di un momento cruciale, che potrebbe segnare l’ultima sessione di lavoro prima della pausa estiva.

Nel frattempo, cresce l’attesa per i risultati relativi alla concentrazione di DNA su reperti raccolti anche tra i rifiuti, tra cui contenitori di alimenti come “Fruttolo” e frammenti di biscotti. Secondo quanto riferito da AdnKronos, le prime risposte preliminari potrebbero arrivare già nei prossimi giorni.

Sempio ancora indagato: il caso resta avvolto nel mistero

Andrea Sempio, attualmente indagato con l’ipotesi di concorso nell’omicidio, resta al centro dell’attenzione. Con polemiche mai sopite, reperti discussi e tensioni tra periti, il destino del caso Garlasco appare ancora incerto. Gli inquirenti sperano di arrivare finalmente a una verità giudiziaria su quanto accaduto nell’estate di diciotto anni fa, ma il blackout di ieri ha dimostrato quanto il cammino sia ancora lungo e pieno di imprevisti.