Il suo secondo legale, Antonio De Rensis, ha chiarito che Stasi è pronto a collaborare e a rispondere a tutte le domande degli inquirenti. Ha inoltre precisato che tra Stasi e Andrea Sempio non c’era alcun tipo di rapporto personale: “I due non si conoscevano”, ha dichiarato.
Garlasco, perché Andrea Sempio non si è presentato all’interrogatorio. “Guerra dura senza paura”
Il delitto di Garlasco risale al 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi, una giovane donna di 26 anni, fu trovata priva di vita nella villetta di famiglia in via Pascoli, nel comune pavese. A scoprire il corpo fu il fidanzato dell’epoca, Alberto Stasi, che disse di aver trovato la porta socchiusa e di aver rinvenuto il cadavere in fondo alle scale, immerso in una pozza di sangue. Le indagini si concentrarono subito su di lui: dopo una lunga vicenda giudiziaria, Stasi venne definitivamente condannato a 16 anni di reclusione nel 2015 per omicidio volontario, pur continuando a dichiararsi innocente.
A distanza di quasi vent’anni, però, l’inchiesta è stata riaperta con nuovi elementi e un altro nome è finito al centro dell’attenzione giudiziaria: quello di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. L’uomo è oggi formalmente indagato in un nuovo filone dell’inchiesta coordinato dalla Procura di Pavia. La riapertura è scaturita dall’acquisizione di nuovi atti e intercettazioni, e ha portato anche a una convocazione ufficiale in Procura.

Garlasco, Sempio non si presenta in procura
Sempio, tuttavia, non si è presentato all’interrogatorio fissato negli uffici della Procura pavese. Attraverso i suoi legali, ha scelto di appellarsi all’articolo 375 del codice di procedura penale, che disciplina i termini per la notifica di un invito a comparire. In particolare, il quarto comma dell’articolo stabilisce che l’indagato ha diritto a non presentarsi se l’invito non è stato notificato almeno tre giorni prima, salvo motivi di urgenza adeguatamente comunicati. A quanto riferito dalla difesa, i termini non sarebbero stati rispettati. Nel frattempo, l’avvocata Angela Taccia ha commentato sui social la decisione con un post eloquente: “Guerra dura senza paura”, aggiungendo anche un ironico “CPP we love you” accompagnato da un cuoricino blu.
Diversa invece la posizione di Alberto Stasi. L’ex fidanzato della vittima, già condannato per l’omicidio, è stato convocato come testimone nel nuovo capitolo dell’indagine. A quanto pare è entrato nel Tribunale di Pavia da un ingresso secondario, probabilmente per evitare la stampa, accompagnato dalla sua avvocata Giada Bocellari.