Garlasco, l’amico di Sempio rompe il silenzio: “Ecco cosa penso di lui…”
Dopo anni di omertà e mezze interviste, Roberto Freddi, amico di lunga data di Andrea Sempio, protagonista del caso Chiara Poggi, ha deciso di uscire allo scoperto. La sua testimonianza, rilasciata davanti alle telecamere di Quarto Grado e riportata da Leggo, rappresenta un passo importante in un caso che, a distanza di diciotto anni, continua a dividere l’Italia tra verità e mistero.
Un volto nuovo nel caso Garlasco
Freddi, volto teso e sguardo deciso, ha parlato con fermezza e un pizzico di esitazione, raccontando la sua versione dei fatti e il suo sostegno incondizionato ad Andrea Sempio, suo amico fin dall’adolescenza. “Starò sempre dalla sua parte… fino a prova contraria”, ha affermato, evidenziando la complessità di un caso ancora aperto e ricco di zone d’ombra.
L’amico ha anche sottolineato la sua volontà di essere trasparente, dichiarando di aver partecipato alle indagini “bello sereno” e di non aver mai lasciato tracce di DNA in casa di Sempio, cercando di rassicurare sulla propria innocenza e sulla correttezza del suo operato.
Il contesto del delitto e le nuove indagini
Il caso Poggi, che nel 2007 aveva visto Alberto Stasi condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, si riapre ora con un nuovo filone di indagini aperto dalla Procura di Pavia. Gli investigatori stanno approfondendo elementi come pizzini e intercettazioni, che potrebbero fornire risposte nuove o confermare i sospetti già esistenti.
La famiglia Sempio si trova sotto i riflettori, con i legali impegnati a chiarire punti ancora oscuri. La tensione tra le parti si fa sentire, mentre amici e vicini cercano di mantenere un atteggiamento di discrezione, consapevoli che ogni dettaglio potrebbe essere determinante.
Le parole di Freddi e il peso delle ipotesi
Nel suo racconto, Freddi ha anche affrontato il tema delle ipotesi di un coinvolgimento sentimentale tra Sempio e Chiara Poggi, smentendo ogni possibile movente: “Chiara aveva sette anni in più di noi. Era già avviata nella sua vita, con un lavoro e un fidanzato”. La differenza di età e di prospettive, secondo l’amico, rende improbabile un coinvolgimento sentimentale tra i due.
Inoltre, Freddi ha espresso rispetto e rispetto per il lavoro degli inquirenti, sottolineando di aver augurato loro buon lavoro e di essere consapevole della responsabilità enorme che grava su chi cerca di fare luce su un delitto così complesso.
Il riferimento a Stasi e le incognite del caso
Particolarmente significativa è la frase di Freddi riguardo ad Alberto Stasi: “Se verrà fuori che Stasi è innocente saranno ca**i amari”. Una dichiarazione che lascia intendere come, anche dopo tanti anni, il caso possa ancora riservare sorprese e ribaltamenti giudiziari, alimentando speranze e timori tra i sostenitori di una verità ancora nascosta.
Un caso che non smette di interrogare
Mentre le indagini si riaccendono e le nuove ombre si addensano sul caso Garlasco, Roberto Freddi si presenta come una voce di verità e di sfida. La sua testimonianza rappresenta un tentativo di fare luce su un mistero che, a quasi due decenni dal delitto, continua a dividere e a interrogare l’Italia intera.
Il caso Poggi, tra sospetti, verità sospese e nuove piste, resta uno dei più intricati e discussi della cronaca giudiziaria italiana, e la figura di Freddi potrebbe essere un tassello importante nel tentativo di arrivare a una verità definitiva.