Garlasco, la mamma di Stasi alla fine sbotta: “È uno schifo”, la denuncia più dura
A distanza di oltre 15 anni dalla tragica morte di Chiara Poggi e dalla condanna definitiva di Alberto Stasi, sua madre, Elisabetta Ligabò Stasi, rompe il silenzio con parole forti e cariche di emotività. Le ultime scoperte nell’inchiesta, in particolare il ritrovamento di un’impronta di Andrea Sempio sulla scena del crimine, hanno scosso profondamente la donna, che non esita a definire “sconvolgente” e “uno schifo” quanto sta emergendo.
“Quello che sta venendo fuori è sconvolgente. È uno schifo, mi dispiace usare questa parola. Ma è un vero e puro schifo”, dichiara Ligabò Stasi, esprimendo tutta la sua rabbia e il suo sconcerto. “Io non me lo spiego, davvero mi sembra incredibile. Credo che la domanda su come sia possibile vada fatta a chi ha condannato mio figlio Alberto.”
Le dichiarazioni della madre di Stasi arrivano in un momento cruciale, con l’ipotesi di una possibile revisione del processo che prende sempre più corpo. Ligabò Stasi ripercorre il calvario giudiziario del figlio, sottolineando come il suo atteggiamento pacato e composto sia stato frainteso. “È sempre stato un ragazzo educato. E sempre lo sarà. Ma questo non ha niente a che fare con la sua condanna. Non ha protestato, non ha gridato, non perché si rassegnasse, ma perché non è nel suo carattere. Non è giusto dire che abbia accettato il suo destino. Alberto si è sempre dichiarato innocente e adesso la verità sta finalmente venendo a galla. Ma che sia andato avanti come un soldato, questo sì, è vero.”
L’amore materno e la fiducia incondizionata nel figlio sono palpabili nelle sue parole. “Non ho mai dubitato di lui. Di Sempio non voglio nemmeno parlare”, afferma con decisione. La posizione nei confronti di Andrea Sempio, la cui impronta è stata recentemente rinvenuta sulla scena del delitto, è netta e inequivocabile: “Io quella persona non voglio sentirla nemmeno nominare. Di lui non parlo, assolutamente.”
La speranza di Ligabò Stasi, come ribadisce con forza, è ora rivolta alla ricerca della verità e della giustizia, non solo per il figlio Alberto, ma anche per Chiara Poggi. “Chiediamo verità e giustizia per Chiara, oltre che per Alberto,” conclude, in un appello accorato che risuona come un grido di dolore e speranza.