Garlasco, il sospetto di Bruzzone su Sempio: “Impronta non leggibile, e il tè Estathè di Stasi salta fuori solo ora”

È un caso che mantiene alta l’attenzione dell’opinione pubblica e degli addetti ai lavori quello dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa nella tranquilla frazione di Garlasco. Durante la puntata di “Ore 14”, trasmessa giovedì 3 luglio su Rai 2, si sono approfondite nuove consulenze tecniche e prove che rischiano di mettere in discussione alcune delle certezze finora consolidate sul delitto.

Impronta Ritenuta Non Leggibile: I Nuovi Dubbi Al centro delle discussioni si trova l’impronta palmare numero 33, trovata sulle scale della villetta di Garlasco, considerata fino a oggi una prova chiave contro Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. Tuttavia, la criminologa Roberta Bruzzone ha espresso forti perplessità sulla sua lettura. “L’impronta non è leggibile, ci sono al massimo 7-8 minuzie realmente comparabili”, ha dichiarato Bruzzone, evidenziando come i consulenti della difesa avrebbero sollevato dubbi sulla solidità della prova. Secondo la criminologa, questa inconsistenza tecnica potrebbe indebolire la versione accusatoria, alimentando il dibattito su un’eventuale errore o incompletezza delle analisi condotte finora.

Tracce di DNA su Estathè e Fruttolo: Un Incoerenza Temporale? Un altro capitolo della nuova analisi riguarda le tracce genetiche rinvenute su alcuni alimenti trovati nella spazzatura della casa di Chiara Poggi. In particolare, il DNA di Alberto Stasi, condannato in primo grado per l’omicidio, sarebbe stato trovato su un contenitore di Estathè, mentre quello della vittima su un Fruttolo. Stefano Zurlo, giornalista de Il Giornale, ha sollevato dubbi circa il momento esatto in cui Stasi avrebbe consumato l’Estathè, sottolineando come “non risulta che Stasi avesse mai parlato di averlo bevuto. Aveva menzionato solo una birra la sera prima”. La criminologa Bruzzone ha invece sottolineato che “è significativo che ci siano solo tracce di DNA di Stasi sull’Estathè, considerato che si tratta di una cannuccia, quindi non ci sono molte interpretazioni possibili”. Nonostante ciò, è stata evidenziata una possibile incoerenza temporale: l’ipotesi che Stasi fosse un bevitore di Estathè, che appare solo ora, contrasta con una narrativa precedente incentrata sulla presenza di alimenti consumati dalla stessa notte dell’omicidio.

Incertezza e Responsabilità: La Difesa Risponde Le nuove analisi e i rilievi tecnici sembrano creare delle crepe nella ricostruzione accusatoria. Se da un lato la Procura di Pavia insiste sulla colpevolezza di Sempio basandosi sull’impronta e sui presunti residui biologici, dall’altro emergono perplessità tecniche e di coerenza temporale che potrebbero aprire nuovi spiragli di dubbio.