Garlasco, dopo la perquisizione nella casa di Sempio, la madre di Chiara rompe il silenzio

 

La Procura di Pavia , dopo 18 anni dal delitto di Chiara Poggi, ha riaperto le indagini attorno al caso, e gli ultimissimi sviluppi, come noto, vedono Andrea Sempio, oggi 37enne, amico di Marco Poggi, iscritto nel registro degli indagati da marzo 2025, sebbene sia Alberto Stasi, fidanzato della ragazza all’epoca dei fatti, il condannato in via definitiva.

Stasi ha ottenuto la semilibertà, trascorrendo 12 ore al giorno fuori dal penitenziario ed è sempre più vicino alla libertà totale,  mentre le attenzioni degli inquirenti si concentrano ora, su Andrea Sempio che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, dunque innocente.

Nella giornata di ieri, 14 maggio, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione di Andrea Sempio, noto per la sua amicizia con il fratello di Chiara ma anche presso la casa dei genitori dello stesso e di due amici, suoi e di Marco Poggi, dando un nuovo input alle investigazioni. Insomma pare che tutto sia nuovamente stravolto.

La notizia, sin dalle prime battute, ha suscitato un forte interesse nella stampa e nella pubblica opinione che sta seguendo attentamente il caso, anche perché, lo ricordiamo, si cerca lo strumento con cui Chiara è stata colpita, mentre si trovava da sola nella villetta familiare dei genitori che erano in vacanza assieme al fratello Marco.

Dopo la perquisizione nella casa di Sempio, la madre di Chiara Poggi ha rotto il silenzio. Vediamo insieme cosa ha dichiarato, dal momento che le sue parole sono state davvero molto forti e che esprimono in toto la sua visione dei fatti, dunque chi, secondo lei, sia il colpevole e cosa, invece, non si dovrebbe più fare.

carabinieri, su mandato della Procura di Pavia, nella giornata di ieri, 14 maggio, hanno perquisito le abitazioni di Andrea Sempio, dei genitori e di due amici intimi, Roberto Freddi e Mattia Capra, semplicemente in quanto persone vicine a  Andrea Sempio e Marco Poggi.  Gli inquirenti sono a caccia di ogni elemento collegabile al delitto della Poggi, consumatosi 18 anni fa.

Nel corso della giornata di ieri, i militari hanno sequestrato dispositivi tecnologici, a caccia prove digitali, e che, nei precedenti accertamenti, magari, erano sfuggiti.

Mentre i carabinieri si sono occupati dei sopralluoghi, la madre di Chiara Poggi ha deciso di rompere il silenzio tramite la voce dei suoi avvocati.

Francesco Compagna, avvocato dei Poggi, ha dichiarato: “La famiglia Poggi è rimasta basita per quanto sta accadendo”. Il legale, facendosi portavoce della famiglia di Chiara Poggi, ritiene che le indagini debbano rispettare i limiti giuridici e non riaprire ferite, sulla base di potesi prive di fondamento, sulla base dei dati raccolti finora.

Le ricerche, a caccia dello strumento con cui Chiara è stata colpita, si starebbero concentrando in un campo che si trova in località Tromello e in un canale. L’obiettivo è quello di trovare il famoso attizzatoio. Per i genitori di Chiara, il colpevole è uno solo: Alberto Stasi, che è già stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione. A mezzo dei legali, la mamma di Chiara ha rotto il silenzio, ritenendo infondato il fatto che ora si punti il dito contro Sempio.

This website uses cookies. By continuing to use this site, you accept our use of cookies.  Per saperne di più