Garlasco, clamorose anticipazioni de Le Iene: il supertestimone rivela chi è in diretta TV
Garlasco, Pavia – Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, la giovane donna uccisa nella sua villetta di Garlasco nel 2007, è pronto a vivere una nuova, clamorosa svolta. Domani, martedì 27 maggio, il programma televisivo “Le Iene” trasmetterà un servizio esclusivo firmato da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, nel quale il misterioso supertestimone, fino ad oggi rimasto nell’anonimato, si mostrerà finalmente in volto.
L’annuncio di questa rivelazione ha immediatamente riacceso i riflettori su uno dei casi di cronaca nera più controversi d’Italia. Il supertestimone, come annunciato, promette di rilasciare nuove e inedite dichiarazioni, potenzialmente cruciali per le indagini attualmente in corso su Andrea Sempio e sulla posizione di Alberto Stasi, già condannato a 16 anni per l’omicidio. Il suo contributo potrebbe quindi rimettere in discussione l’intera ricostruzione del delitto, mettendo a dura prova la tenuta dell’impianto giudiziario costruito in quasi due decenni di processi.
Nel frattempo, a riaccendere ulteriormente le polemiche è intervenuto Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio. In un’intervista rilasciata a Repubblica, l’avvocato ha rilanciato una teoria inquietante, secondo la quale Chiara Poggi sarebbe stata uccisa perché a conoscenza di “segreti oscuri” legati a riti satanici, esorcismi e pedofilia diffusi nella zona del Pavese.
“È una mia teoria”, ha precisato Lovati, sottolineando che, pur non potendo dimostrarla, nasce dalla sua profonda conoscenza del territorio. L’avvocato ha menzionato un luogo alla periferia di Garlasco dove si praticavano esorcismi e ha fatto riferimento a casi di pedofilia emersi successivamente, ma, a suo dire, già presenti all’epoca del delitto.
Lovati non si è limitato a questa sconcertante ipotesi. Ha affermato con decisione che né Sempio né Stasi sono colpevoli dell’omicidio. Quest’ultimo, in particolare, sarebbe a conoscenza dell’identità dell’assassino, ma avrebbe agito sotto minaccia: “Non aveva alternativa. Altrimenti sarebbe finito sottoterra”. Secondo il legale, ci sarebbe più di un mandante dietro l’omicidio.
Per quanto riguarda il suo assistito, Andrea Sempio, Lovati lo ha definito “un comunista, un disadattato”, ribadendo con forza la sua innocenza. Il legale ha assicurato che la difesa contesterà tutte le consulenze di parte e presenterà le proprie, lasciando poi al giudice l’ardua decisione.
L’uscita del supertestimone e le dichiarazioni dell’avvocato Lovati promettono di innescare un nuovo, acceso dibattito mediatico e giudiziario. L’Italia si prepara dunque a guardare e giudicare, con l’attenzione puntata su “Le Iene” e le rivelazioni che potrebbero riscrivere, ancora una volta, la storia del caso Garlasco. In gioco non c’è solo la ricerca della verità sulla morte di Chiara Poggi, ma anche la credibilità dell’intero sistema giudiziario.