G7 Canada, il colloquio riservato tra Giorgia Meloni e Donald Trump: “Ecco cosa si sono detti”
Un incontro inaspettato ma di grande rilevanza si è svolto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’ex presidente americano Donald Trump, prima della cena ufficiale dei leader del G7 a Kananaskis, in Canada. La scena insolita, una panchina in legno nel cuore del Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge, ha fatto da sfondo a un confronto bilaterale che ha toccato alcuni dei temi più caldi dell’attualità internazionale.
Secondo quanto riferito da Palazzo Chigi, il dialogo è stato intenso e denso di contenuti, organizzato nelle ultime ore prima della partenza anticipata di Trump, chiamato a rientrare a Washington per affrontare sviluppi critici nella situation room. La crisi in Medio Oriente, in particolare, ha dominato la discussione, con entrambe le parti concordi sulla necessità di riaprire il percorso negoziale con l’Iran, nonostante le notizie provenienti da Teheran e Washington non siano incoraggianti.
L’addio anticipato di Trump al G7, deciso per tornare alla Casa Bianca, ha rappresentato un segnale chiaro delle tensioni in atto nei palazzi del potere statunitense, dove la crisi in Medio Oriente si fa sempre più complessa e preoccupante.
Focus sulla situazione internazionale e diplomazia
Durante il confronto, Meloni ha sottolineato l’urgenza di lavorare per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ribadendo l’impegno dell’Italia nel promuovere iniziative diplomatiche in questa direzione. La premier ha già discusso di questa emergenza con diversi leader europei e ha deciso di coinvolgere anche Trump, ritenuto ancora oggi un interlocutore strategico sui dossier internazionali, soprattutto sul fronte mediorientale.
Questioni economiche e alleanze strategiche
Il faccia a faccia ha affrontato anche temi di natura economica e strategica. Meloni ha evidenziato le barriere commerciali imposte dagli Stati Uniti all’Unione Europea, attualmente sospese fino al 9 luglio, sottolineando l’importanza di un accordo sul negoziato commerciale tra UE e USA. Palazzo Chigi ha confermato che Roma intende giocare un ruolo attivo in questa delicata trattativa, auspicando un avvicinamento che possa favorire gli interessi europei.
Infine, si è parlato del futuro dell’Alleanza Atlantica, con uno scambio di vedute in vista del prossimo vertice NATO all’Aja. La proposta europea di fissare i dazi reciproci al 10% è stata menzionata come possibile punto di accordo, anche se l’America, in fase di transizione politica e diplomatica, appare ancora diffidente verso questa soluzione.