FURIOSA LITE TRA MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

 

Prime crepe all’interno del centro-destra? Parebbe proprio di sì a ben vedere quello che è successo in Sardegna nella giornata del 26 febbraio, dove Alessandra Todde candidata con Movimento 5 Stelle e Pd ha vinto le elezioni e sarà lei a guidare la regione.

Alessandra ha portato a casa il 53% delle preferenze contro il 49% delle liste che sostenevano il candidato Truzzu. Tantissila la delusione per il centro destro che perde le elezioni regionali per la prima volta dal 2020.

Si tratta di un episodio molto importante che sta già destando i primi allarmi all’interno del centro-destra anche in vista delle prossime regionali in Abruzzo. Secondo quanto riferisce la testata Open “l’idea è che ci sia stata una strategia di Matteo Salvini per boicottare Truzzu. Se ne parlava sui giornali alla vigilia del voto, sostenendo che la ripicca del Carroccio fosse legata al niet di Fratelli d’Italia sul terzo mandato. Secondo questa prospettiva i leghisti (e i loro alleati nell’isola) avrebbero deciso di punire il sindaco di Cagliari con la “complicità” del Partito Sardo d’Azione: per la defenestrazione di Solinas e per l’intenzione di tarpare le ali ai governatori del Nord rifiutando loro la terza corsa” – questo spiega Open.

Anche in Abruzzo la Lega avrebbe fatto resistenza sul nome di Marsilio. Da qui sarebbe partita l’accusa di “tradimento” nei confronti di Matteo Salvini che con il suo partito sarebbe complice della disfatta in Sardegna. “Comunque vada, dobbiamo stare uniti” – così si legge su Il Fatto Quotidiano.

Secondo Open il fallimento di queste elezioni è tutto della Premier Meloni in quanto avrebbe sbagliato a scegliere il candidato. Vedremo comunque come andrano le prossime elezioni.

Che possa aprirsi una “lite” tra Salvini e Meloni dopo quanto accaduto? Lo vedremo, ma una cosa del genere porterà sicuramente i Dem e il M5S a riprendere terreno. Con buona pace di Fratelli D’Italia.