Funerali di Alvaro Vitali a Roma: l’addio commosso, chi non era presente
Si sono svolti oggi, 26 giugno 2025, i funerali di Alvaro Vitali, uno degli attori comici più amati del cinema italiano, scomparso all’età di 75 anni a causa di una broncopolmonite recidiva. La cerimonia funebre si è tenuta nella Chiesa di San Pancrazio, nel cuore di Trastevere, alla presenza di familiari, amici e dei numerosissimi fan che hanno voluto porgere l’ultimo saluto al “poli” più famoso della commedia all’italiana.
L’ultimo saluto a Vitali è stato un momento di grande commozione; tra lacrime e ricordi, si sono alternati momenti di riflessione e di riconoscenza per la carriera di un attore che ha saputo far ridere generazioni di italiani con il suo personaggio di Pierino.
Vitali, ricoverato alcuni giorni prima in una clinica romana, aveva però deciso di firmare le dimissioni, sfidando il parere dei medici e dimostrando il suo forte carattere e la volontà di affrontare i suoi ultimi giorni con dignità. Accanto a lui, fino all’ultimo, l’ex moglie Stefania Corona, che ha voluto esser presente nonostante il dolore, mantenendo alta la sua compostezza di fronte alla perdita.
L’assenza di Lino Banfi e il ricordo di solidarietà internazionale
Tra i grandi assenti al rito funebre c’è stato Lino Banfi, collega e caro amico di Vitali. L’attore si trovava a Vieste, lontano da Roma, e ha affidato a Instagram un commovente videomessaggio: “Sono scioccato per la tua perdita, Alvaro. Sei stato un bravissimo, simpaticissimo. Mi dispiace non essere potuto essere lì, ma ti ho sempre voluto bene”.
La loro lunga amicizia, cementata da numerose collaborazioni nel cinema di genere, rappresenta un patrimonio della comicità made in Italy, e il dolore di Banfi si è sentito forte e sincero.
Non sono mancati nemmeno i messaggi di stima dal mondo internazionale del cinema. L’attore americano Mark Ruffalo, intervenuto durante l’evento “Il Cinema in Piazza” organizzato dalla Fondazione Piccolo America, ha voluto omaggiare Vitali con queste parole: “Un pensiero e un omaggio a un attore scoperto da Fellini. Alvaro è con noi, addio”. Un riconoscimento che testimonia come Vitali fosse amato e rispettato anche oltre i confini nazionali.
Desideri e ricordi: il testamento di Vitali per Roma
Tra i presenti anche il regista Claudio Di Napoli, amico di lunga data dell’attore, che ha condiviso alcune ultime parole di Vitali: “Mi ha chiesto tre cose: una targa col suo nome sul palazzo dove abitava, una via intitolata a lui a Roma e un premio alla carriera, anche postumo”.
Racconti e desideri di un artista che, anche nel suo ultimo periodo, desiderava lasciare un segno concreto e simbolico nella città che aveva sempre amato, contribuendo così all’eredità culturale di Roma.
Le parole di Gloria Guida e Stefania Corona: attualità e riflessione
Durante la trasmissione “La Volta Buona”, Gloria Guida ha espresso un pensiero sentito e critico sul riconoscimento tardivo di Vitali: “Lo ricordate ora, ma quando chiedeva lavoro nessuno lo ascoltava”. L’attrice, collega e amica di Vitali, ha sottolineato le difficoltà dell’attore nel tentare di rinnovare la sua carriera, anche dopo l’epoca di maggior successo.
Stefania Corona, intervistata recentemente in TV, ha invece condiviso un aspetto più intimo: “Non volevo tornare con lui, ma c’era rispetto”. La Corona ha raccontato come Vitali le avesse chiesto di ricostruire il loro rapporto, ma lei aveva rifiutato, ribadendo che il loro era stato un legame basato più sul rispetto che sull’amore vero.
Un rapporto complesso, ma sincero, che ha accompagnato Vitali fino all’ultimo, testimonianza di un uomo che ha saputo mantenere la dignità in ogni momento.
Un ricordo che rimarrà vivo
Alvaro Vitali era molto più di un attore comico: rappresentava un’epoca, un modo di vivere e di ridere che ha segnato molte generazioni. La sua scomparsa lascia un vuoto difficile da colmare, ma il suo sorriso e le sue parole continueranno a vivere nei cuori di chi lo ha amato e di chi lo ricorderà attraverso i suoi film e le sue performance.
L’Italia si stringe in un applauso silenzioso per salutare un incredibile artista che ha fatto della comicità un’arte e di Roma la sua seconda casa.