Fedez sbotta: “Raccolti 8 milioni per Bergamo, soldi fermi. Il ministero li sblocchi”

 

Sono centinaia le raccolte di fondi a sostegno degli ospedali italiani che in questi giorni di emergenza da coronavirus si sono attivate.

Soldi che però, nella maggior parte dei casi, sono ancora inutilizzati. A lanciare l’allarme è stato il rapper Fedez durante la trasmissione di Peter Gomez “Sono le 20”.

Il popolare rapper è stato il primo, insieme alla moglie Chiara Ferragni, a lanciare una campagna di raccolta fondi a sostegno dell’ospedale San Raffaele di Milano attraverso la piattaforma di crowdfunding Gofundme. Una gara di solidarietà che in pochi giorni ha fatto registrare oltre 4 milioni di euro di donazioni e che entro il 20 marzo si concretizzerà con l’apertura del nuovo ospedale da campo all’ex fiera di Milano. Non tutte le raccolte fondi lanciate in questi giorni, però, hanno avuto la stessa rapidità di attuazione. Molte campagne hanno raggiunto cifre ragguardevoli che però sono a oggi inutilizzate.

L’allarme è stato lanciato da Fedez che, ospite in collegamento dalla sua casa di Milano della trasmissione di Peter Gomez sul Nove, ha parlato di una situazione paradossale: “Pochi giorni fa l’Eco di Bergamo ha scritto un articolo dove spiegava che sono stati raccolti 8 milioni di euro a sostegno dell’ospedale di Bergamo e il rischio è che rimangano lì a prendere la polvere! Quindi serve che il Ministero della Salute o qualsiasi altro ministero che voglia agire aiuti questi ospedali a gestire i denari e le operazioni”.

Fedez ha sottolineato quanto oggi sia impensabile che gli ospedali pubblici, in questo momento di emergenza, si possano fermare per occuparsi delle questioni burocratiche, serve che enti preposti si occupino della cosa e trasformino la generosità dei donatori in fatti: “Bisogna aiutare gli ospedali pubblici a sbloccare i fondi nella maniera più celere possibile e che qualche istituzione li aiuti a gestire e a fare opere utili a questa emergenza”. Fedez ha infine ricordato la necessità di essere rapidi per sostenere medici e infermieri e ridurre il numero dei morti: “In questo momento più celeri si è più si riescono a portare aiuti concreti agli ospedali e agli operatori per affrontare questa emergenza e a salvare vite”.

 

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