Esponente del Pd getta la maschera e inneggia a Tito sui social: un cuore per il dittatore comunista

C’è ancora chi insiste. Nella migliore ipotesi, per nascondere la vergogna. Nella peggiore, getta la maschera. Come ha fatto un esponente del Pd. Ha postato la foto di Tito sui social, per elogiarlo, per ricordarlo. E l’ha accompagnata con la scritta “Oggi così” e un cuoricino. Il dittatore comunista – uno dei più sanguinari della storia – per lui evidentemente resta un idolo. Nello stesso modo in cui i vecchi compagni erano innamorati di Stalin. Scoppia il putiferio, c’è imbarazzo. E il Pd locale corre a prendere le distanze. «Un post sciocco e superficiale, che non corrisponde ai valori del Pd e della sua comunità. La memoria e la storia non si prestano a facili ironie, chieda scusa». Le parole del segretario metropolitano del Pd torinese, Mimmo Carretta.

Montaruli (FdI): «Mi si accappona la pelle»

Sulla vicenda prende posizione la parlamentare di FdI Augusta Montaruli. In una nota sottolinea: «Un responsabile di circolo del Pd che inneggia a Tito nel giorno delle Foibe? Mi si accappona la pelle. Queste persone sono le stesse che invocano “commissioni contro l’odio” su Facebook. E poi mostrano il loro vero volto pubblicando, con tanto di cuoricini, l’immagine del dittatore comunista infoibatore di italiani».

La tragedia delle foibe, una ferita aperta

«Mi auguro che il Pd prenda subito le distanze e ripudi il suo dirigente. La tragedia delle Foibe è una ferita aperta nel cuore della nostra patria. Ogni atteggiamento negazionista, o addirittura apologetico, deve essere condannato con durezza assoluta», conclude Montaruli.

La foto di Tito, la rabbia del centrodestra

Nel centrodestra c’è rabbia. Il segretario della Lega, Fabrizio Ricca, su Fb commenta: «Ecco come un esponente del Pd piemontese saluta le decine di parenti di italiani uccisi nelle Foibe che sono venuti in Comune a Torino per ricordare i loro cari. E questi sono quelli che ci fanno la morale? Che chiedono le patenti da democratici? Postando la foto di un dittatore che ha ucciso migliaia di nostri connazionali! Che schifo».

Fonte: Secoloditalia