Energia, Draghi: firmato accordo di cooperazione con l’Algeria

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato un accordo di cooperazione sull’energia con l’Algeria. La firma del patto di cooperazione in materia energetica è stata commentata dal premier in occasione di un punto stampa tenuto ad Algeri.

Energia, Draghi: firmato accordo di cooperazione con l’Algeria

Nel tardo pomeriggio di lunedì 11 aprile, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato un accordo di cooperazione sull’energia con l’Algeria. Per siglare il patto, il premier italiano si è recato ad Algeri insieme al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio; al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani; e a una delegazione che era composta anche dal CEO di Eni, Claudio Descalzi.

In seguito alla firma del documento, Draghi ha preso parte a un punto stampa insieme al presidente algerino Abdelmadjid Tebboune.

In questa circostanza, il premier ha dichiarato: i nostri Governi hanno firmato una dichiarazione d’intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell’energia. A questa si aggiunge l’accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni verso l’Italia.

I nuovi accordi tra Italia e Algeria mirano a incrementare le forniture energetiche del Paese africano, che al momento rappresenta già il 31% dell’import italiano, e ridurre la dipendenza di Roma dal gas russo.

In questo contesto, è opportuno sottolineare che il viaggio ad Algeri del presidente del Consiglio italiano rappresenta soltanto da prima tappa di una ben più fitta agenda. Nelle prossime settimane, infatti, Draghi si recherà anche in Congo, Angola e Mozambico per tentare di diversificare al massimo le fonti di approvvigionamento in campo energetico.

Draghi: “Lavoreremo con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde”

Durante la conferenza stampa ad Algeri, poi, il premier Draghi ha precisato: “L’Italia è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde.

Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione – e ha aggiunto –. Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre. Il Governo vuole difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto. Voglio ringraziare i ministri Di Maio e Cingolani e l’Eni per il loro impegno su questo fronte”.