Elezioni regionali Toscana 2025: Eugenio Giani rieletto presidente, flop Lega e Vannacci. Schlein: “Una vittoria che smentisce i gufi”
La Toscana si riconferma roccaforte del centrosinistra, con la rielezione di Eugenio Giani alla guida della Regione. Con una vittoria netta, il governatore uscente ha superato il 55% dei voti, battendo nettamente gli avversari Alessandro Tomasi del centrodestra, fermo al 40%, e Antonella Bundu di Toscana Rossa, ferma al 5%. Le urne si sono chiuse alle 15 di ieri, dopo due giorni di voto, e lo scrutinio nelle 3.922 sezioni ha confermato la tendenza: la regione, storicamente “rossa”, ha scelto di proseguire nel solco del governo progressista.
L’affluenza, tuttavia, ha raggiunto un minimo storico, attestandosi al 47,6%, circa 15 punti in meno rispetto al 2020, segnando un calo significativo della partecipazione elettorale. Un dato che riflette un certo disinteresse o disillusione tra gli elettori, ma che non ha modificato gli esiti politici.
Giani, emozionato, ha celebrato la vittoria con un messaggio su Instagram: “Sono emozionato. Grazie Toscana, vi amo!”, accompagnato da una foto con la bandiera della sua lista ‘Giani Presidente’. La sua riconferma garantisce al centrosinistra almeno 24 seggi su 40 nel nuovo Consiglio regionale, grazie al premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale toscana.
Il segretario del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso soddisfazione: “Voglio ringraziare Eugenio Giani e tutta la coalizione progressista. È una vittoria che ci dà speranza e ci conferma come primo partito con il 35,1% dei consensi, seguito dalla Lista Giani – Casa Riformista (Italia Viva) all’8,7%, Alleanza Verdi Sinistra al 7,7% e Movimento 5 Stelle al 5,5%”. La coalizione progressista supera così il 55%.
Il centrodestra, invece, si ferma al 40%, con Fratelli d’Italia al 23,5% e Forza Italia al 6,6%. La Lega, che aveva puntato molto sulla candidatura del generale Roberto Vannacci, crolla sotto il 5%, risultato definito un “flop” dagli alleati. Vannacci, commentando il risultato, ha dichiarato: “Chi vota ha sempre ragione e i toscani si sono espressi. Continuerò a lavorare per gli italiani e i toscani”. Il suo nome resta al centro del dibattito politico, anche in vista di possibili candidature alle regionali in Puglia.
Il Movimento 5 Stelle, con il 5%, si conferma in difficoltà, superato anche da Italia Viva, e segnala le sfide ancora aperte per il partito di Giuseppe Conte nel Centro e Sud Italia. “Finisce male per Conte e i 5 Stelle”, commentano gli analisti di The Social Post.
Dario Nardella, eurodeputato del Pd, ha commentato su La7: “La vittoria in Toscana può essere una spinta anche per Puglia, Campania e Veneto. La regione ha invertito la rotta e ci farà dimenticare presto le sconfitte di Marche e Calabria”.
Prima del voto, la premier Giorgia Meloni aveva invitato gli italiani a non dare nulla per scontato, sostenendo che “niente è già scritto” e che il “cambiamento” è possibile. Tuttavia, la Toscana si è confermata territorio difficile per la destra, e la candidatura di Tomasi non è riuscita a ribaltare gli equilibri.
Il risultato toscano segna un consolidamento del campo progressista e apre una nuova fase per il Partito Democratico e i suoi alleati, mentre il centrodestra dovrà riflettere sulla sconfitta, che pesa soprattutto sulla Lega e sul futuro politico di Roberto Vannacci. La vittoria di Giani, con la sua continuità, testimonia la forza di una tradizione politica che resiste al vento del cambiamento, anche in un contesto di crescente astensione elettorale.