Ecco il piano dei giallorossi per smantellare “Quota 100”

 

Il governo giallorosso come è noto è a caccia di risorse. Di fatto l’esecutivo di Pd e M5s potrebbe dare il via ad una stagione tassarola senza precedenti.

Aumenti sulle sigarette e sanzioni nella lotta al contante sono solo alcuni degli ingredienti di questa ricetta che potrebbe aumentare la pressione fiscale sulle tasche degli italiani. Ma il nuovo esecutivo pensa anche a cambiare volto alle pensioni. E a quanto pare l’obiettivo principale è quello di smantellare Quota 100, la riforma fortemente voluta dalla Lega. Una delle ipotesi che sono sul campo è quella di confermare la misura per un altro anno con questa legge di Bilancio. Poi però la riforma previdenziale potrebbe conoscere il capolinea a dicembre 2020 con un anno di anticipo sulla naturale scadenza del 2021. Inoltre potrebbe spuntare anche l’ipotesi di innalzare i requisiti per accedere alla finestra d’uscita anticipata con un aumento dell’età a 64 anni. In questo modo l’esecutivo pensa di poter recuperare fino a 12 miliardi in due anni. E in questa direzione vanno lette con attenzione le parole di Matteo Renzi che fa parte della maggioranza che sostiene il governo. Ai microfoni di Radio 24, l’ex premier ha parlato in modo esplicito di un piano per eliminare la riforma voluta da Salvini: “Per me sì, ma mi pare che Gualtieri abbia escluso questa ipotesi. Io, se fossi ministro dell’Economia, la eliminerei.

Ma ci atterremo a quello che farà il Governo. Non saremo i ‘pierini’ del Governo, cercheremo di dare una mano”. Parole chiare: i renziani sono dunque pronti a staccare la spina alla riforma. Le mosse dell’esecutivo sono abbastanza mirate: l’obiettivo è quello di smantellare le riforme e le norme varate dai gialloverdi e soprattutto dal Carroccio. Dopo l’apertura dei porti, adesso è il turno di Quota 100. Salvini a stretto giro ha risposto alle parole di Renzi e ha difeso in modo chiaro il nuovo sistema previdenziale: “Qualcuno della sinistra vuole fermare Quota 100 e tornare alla Fornero. Dovranno passare sui nostri corpi, li terremo chiusi in parlamento giorno e notte”, ha affermato il leader del Carroccio nel corso del suo tour che lo ha portato oggi sul Lago Trasimeno, in vista delle elezioni regionali del 27 ottobre in Umbria. Nel corso dei vari interventi è tornato a parlare di “governo abusivo”. “I ministeri ce li riprenderemo presto e con gli interessi, con il voto del popolo” ha aggiunto. Insomma tra la Lega e Renzi adesso è braccio di ferro. Nel mezzo migliaia di pensionati che attendono di sapere se potranno andare via in anticipo o se invece attendere l’età d’uscita fissata dalla legge Fornero.