È sempre Cartabianca, Enzo Iacchetti furioso con la premier: “Cos’ha fatto Giorgia Meloni”
Durante la puntata andata in onda ieri sera di È sempre Cartabianca, il conduttore e comico Enzo Iacchetti ha fatto un acceso appello davanti alla platea di Rai3, denunciando il dramma in corso nella Striscia di Gaza e criticando duramente il silenzio delle istituzioni italiane di fronte a questa crisi umanitaria.
Intervenuto in collegamento da casa con Bianca Berlinguer, Iacchetti ha espresso tutta la sua rabbia e il suo dolore per le immagini di sofferenza e distruzione provenienti da Gaza, definendole “atroci” e sottolineando la scarsa copertura mediatica che, a suo dire, impedisce al pubblico italiano di comprendere pienamente la portata di questa tragedia.
Il comico ha rivolto un appello diretto alle più alte cariche dello Stato, chiedendo un gesto simbolico che possa rappresentare un momento di empatia e solidarietà: “Vorrei sentire il nostro governo dire: sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana, e provo un dolore immenso per tutti i bambini trucidati senza pietà. Mi basterebbe questo per capire che siamo parte di una Nazione con un senso profondo di umanità.”
Iacchetti si è mostrato sopraffatto dall’orrore, confessando il proprio disagio: “Mi sento impotente di fronte a questa guerra, e il silenzio di tanti sulla situazione di Gaza è ancora più doloroso. Spero che qualcuno si svegli dall’altra parte e mostri almeno un briciolo di pietà per le giovani vittime civili,” ha detto con tono commosso, evidenziando l’empatia profonda che questa vicenda gli suscita.
Il suo sfogo si è esteso anche all’informazione italiana, accusata di non raccontare la realtà con onestà. “In Italia non ci sono telegiornali che mostrano queste immagini, e questo è il vero problema,” ha affermato, ringraziando Bianca Berlinguer per aver mandato in onda un video forte e doloroso, nonostante la reticenza di molti media italiani. “C’è gente che non ammette queste immagini, le definisce propaganda. È questo che trovo insopportabile,” ha dichiarato.
Anche sulla risposta del governo, Iacchetti non è stato tenero: “Finalmente sono arrivate le dichiarazioni ufficiali, ma dove erano quando questa tragedia stava già consumandosi? Meloni ha parlato dopo 150mila morti…,” ha sbottato, sottolineando con rabbia che l’Italia – e più in generale l’Europa – “si muove troppo tardi e senza coordinamento” rispetto alla crisi.
Durante il suo discorso, Berlinguer ha riportato la dichiarazione della premier Giorgia Meloni, secondo cui “la legittima reazione di Israele a un insensato attacco sta assumendo forme drammatiche e inaccettabili”. Questa frase ha scosso ulteriormente Iacchetti, che ha messo in discussione il ruolo dell’Europa: “L’Europa non conta niente. Non ci sono coesione, unità. Francia, Spagna, Germania… e l’Italia promettono poco o nulla. Come possiamo parlare di Europa unita?”
Infine, il conduttore ha messo in discussione anche il suo ruolo professionale: “Sono arrivato a un punto in cui non riesco più a fare il mio mestiere come vorrei. Il dolore, l’ingiustizia, questa sofferenza che vedo mi impediscono di essere sereno anche solo per raccontare una battuta o intrattenere semplicemente il pubblico,” ha confessato con la voce rotta, lasciando trasparire tutta la sua frustrazione.