È lui, speranze finite: ripescato il corpo senza vita

L’estate è arrivata e  c’è chi,  a causa delle temperature in picchiata,  sceglie  di refrigerarsi  con un tuffo al mare o un bagno al fiume.  Proprio i lidi, le spiagge, si tingono di tinte funeste e la cronaca, nazionale e internazionale, ci mostra come, in pochi istanti, tutto possa prendere una piega irreversibile.

Proprio le località balneari, si trasformano in luoghi in cui si verificano eventi a dir poco agghiaccianti, come quello di cui vi parleremo,  che è stato battuto dalla  stampa proprio in questi  minuti…  il primo di una lunga serie di casi che occuperanno la cronaca di questi caldi mesi estivi.

Si parla del rinvenimento di un corpo senza vita in acqua, che ha posto fine ad ogni speranza dei familiari di poter riabbracciare la persona di cui si erano perse le tracce, ritrovata senza vita nel corso delle ricerche.

Un epilogo, questo, che invita a doverose riflessioni su come, la vita   di giovanissimi venga stroncata, di botto, in un batter di ciglia, senza possibilità di gridare aiuto, di mettersi in salvo, di tenersi aggrappato  a questo mondo.

Le speranze sono state vanificate dal ripescaggio del suo corpo senza vita.

Un tuffo  nelle acque, forse per cercare un po’ di refrigerio dalla calura estiva, è costato la vita ad un 16 enne, originario del Sudan e residente con la famiglia a Cornate d’Adda,   che  si è tuffato nelle acque del  fiume Adda nei pressi di Concesa di Trezzo sull’Adda.

Il pomeriggio estivo si è trasformato nel suo ultimo giorno terreno poichè è stato travolto dalla corrente che lo ha trascinato lontano, impedendogli di riemergere.   Le ricerche sono scattate immediatamente, con i   sommozzatori del Comando di Milano, insieme alle forze dell’ordine e al personale del 118 che si sono attivati .

Purtroppo tutto si è concluso nel peggiore dei modi, col  recupero del corpo  a circa quattro chilometri a valle del punto in cui si era tuffato, precisamente nei pressi della Chiesa della Concesa, sulla Martesana.

Sarà ora l’autopsia a far luce sull’accaduto. Intanto,  la comunità di Cornate d’Adda  è sconvolta e si è raccolta attorno ai familiari del 16enne deceduto, nel massimo silenzio, in preghiera. Purtroppo questo è solo uno dei casi di cronaca che occupano le pagine dei siti d’informazione durante la stagione estiva.

Episodi simili si verificano ogni estate e le autorità invitano  alla massima prudenza,  specialmente quando le temperature aumentano. Al momento non si sa cosa abbia determinato il trapasso, se un malore, una patologia pregressa di cui si ignorava l’esistenza,  un  incidente. Solo dopo i risultati dell’esame autoptico, saremo in grado di capire che cosa sia accaduto a questo povero ragazzino, uscito di casa con gli amici per un tuffo nel fiume ristoratore e non più emerso, sino al ritrovamento del suo corpo senza vita. Non ci sono parole, solo tanta amarezza.  Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.