“È Antonio”. Omicidio Garlasco, chi è e cosa fa l’uomo misterioso ‘legato’ alla madre di Andrea Sempio
Nuove rivelazioni stanno riaccendendo i riflettori sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nell’agosto del 2007. Un nome, fino a oggi sconosciuto, sta emergendo con forza: quello di Antonio, un ex vigile del fuoco in pensione. La sua identità è stata svelata dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, che ha riportato come il suo nome sia stato pronunciato durante un interrogatorio a Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, attualmente indagato per concorso in omicidio.
La reazione della donna, secondo quanto riportato, è stata immediata e significativa: un attacco di panico l’ha colpita non appena ha sentito il nome di Antonio, suscitando l’esclamazione “Non capisco cosa c’entri”. Un dettaglio che, unito al fatto che la Ferrari è stata convocata a Milano per rispondere a domande nell’ambito delle nuove indagini, alimenta l’interesse degli inquirenti e dell’opinione pubblica.
Antonio, al momento, non risulta indagato. I due si sarebbero conosciuti anni fa, durante un corso sulla sicurezza sul lavoro tenuto dall’ex vigile del fuoco presso la casa di riposo in cui la Ferrari lavorava. Da quell’incontro, si sarebbe sviluppato un rapporto cordiale, ma mai divenuto una vera e propria frequentazione. Con il tempo, i contatti si sarebbero ridotti a semplici scambi di auguri.
A confermare la distanza tra Antonio e la famiglia Sempio è stata anche l’avvocata Angela Taccia, legale di Daniela Ferrari. La professionista ha dichiarato che né il suo assistito né il padre di Andrea hanno mai conosciuto Antonio. Un dettaglio che, se da un lato sembra escludere collegamenti diretti con gli attuali indagati, dall’altro sottolinea la meticolosità con cui gli inquirenti stanno vagliando ogni aspetto della vicenda.
Durante l’interrogatorio, la Ferrari ha ammesso di conoscere Antonio, precisando però che i rapporti si sono interrotti da almeno venticinque anni. L’incontro, come raccontato dalla donna, risale al periodo in cui lavorava in una casa di riposo, dove partecipò a un corso sulla sicurezza tenuto proprio da Antonio.
Nonostante la marginalità del legame, la decisione dei carabinieri di approfondire questa conoscenza evidenzia la volontà di scandagliare ogni dettaglio, ogni figura che possa anche solo indirettamente essere collegata all’omicidio di Chiara Poggi. L’inchiesta, dunque, si muove su un terreno delicato, alla ricerca di nuovi elementi che possano gettare luce su un caso ancora avvolto nel mistero. L’ingresso di Antonio nella narrazione promette nuove svolte e potrebbe portare a sviluppi inattesi in questa complessa vicenda giudiziaria. L’attenzione è ora puntata su possibili nuovi interrogatori e sull’analisi di ogni elemento che possa svelare la verità sull’omicidio di Garlasco.