DURANTE LE NOZZE D’ORO IL MARITO DECIDE DI CHIEDERE ALLA MOGLIE: “CARA, MI HAI MAI TRADITO?”

Proprio ieri mi è capitato di leggere un articolo che parlava di un aumento esponenziale di separazioni e divorzi, rimarcando l’importanza del conoscersi, prima di compiere il grande passo, magari con la convivenza.

In un mondo in cui sempre più coppie scoppiano, logico che chi arriva alle nozze d’oro, ossia a trascorrere mezzo secolo assieme ad un’unica persona deve ritenersi davvero fortunato.

Si tratta di un traguardo epocale. Si tratta di 50 anni di vita condivisi, tra gioie e dolori, nella salute e nella malattia, consapevoli degli alti e bassi, dei momenti di difficoltà, delle prove, non sempre facili, che l’esistenza ci mette innanzi.

L’importanza è essere consapevoli di amarsi, di volersi far forza a vicenda,  sostenendosi, facendosi coraggio e avendo la giusta dose di complicità. In tanti si chiedono quale sia il segreto di un matrimonio così duraturo.

Ognuno potrebbe dare i suoi consigli che tali restano, in quanto ogni coppia ha il suo modo di intendere i sentimenti e la vita insieme. Ma perché si chiamano proprio nozze d’oro? L’oro è spesso associato alla buona salute e a un atteggiamento ottimistico nei confronti della vita. Parliamo, quindi, di un metallo nobile, simbolo di splendente bellezza, di forza e di resistenza a ogni tipo di deterioramento.

Proprio come la forza e la resistenza mostrata da coloro che arrivato a questo importantissimo traguardo. Questo non vuol dire non incontrare ostacoli, non conoscere sofferenze, ma significa semplicemente viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda, aprendosi al confronto, al dialogo, e continuando a mantenere sempre vivo il fuoco della passione.

In che modo? Anche con piccoli gesti quotidiani che confermino i sentimenti provati e consolidati. Bastano piccoli gesti: un fiore, una scatolina di cioccolatini, una lettera scritta a mano, per far sentire il partner felice. E’forse proprio la semplicità che manca al giorno d’oggi, in cui si vive all’insegna del materialismo, tralasciando ciò che realmente conta.

Nel corso degli anni, in tv o sul web, abbiamo avuto modo di farci due risate3 sullo spirito di sopportazione di due coniugi che stanno insieme da tutto questo tempo. Non mancano le barzellette che ci regalano la giusta dose di spensieratezza e allegria, specie in questi tempi così delicati che stiamo vivendo. Se volete farvi due risate, leggete questa divertente barzelletta.

Marito e moglie, felici, festeggiano le nozze d’oro con una cenetta intima. Verso la fine lui le chiede qualcosa che lo tormenta da tempo: “Cara, mi hai mai tradito?”. Lei: “Oh, caro, ma perché chiedi questo?“. Lui: “E’ importante, lo devo sapere” e lei “Allora, sì, ti ho tradito. Tre volte. La prima volta è stato quando avevi bisogno di tutti quei soldi per lavorare in proprio, e nessuno te li diede finché’ un giorno il direttore di banca venne da noi e li consegnò personalmente”.

Lui: “Non avevo mai capito cosa fosse successo. E la seconda volta?”. Lei: “Caro, ti ricordi quando avevi bisogno di quell’ operazione al cuore, ed era troppo rischiosa e nessun chirurgo voleva farla? E che poi improvvisamente uno di loro cambiò idea?”. Lui: “Oh, cara, hai fatto questo per salvarmi la vita? Ah, mi sento risollevato dal vedere come ti sei sacrificata per me! E dimmi, quand’è stata la terza volta?”. Lei: “Caro, ti ricordi quando eri in campagna elettorale, e ti mancavano 147 voti per essere eletto?”