Droni russi sulla Polonia, aereo spia italiano e F-35 olandesi: la risposta della Nato all’incursione

Una notte di tensione e allerta nei cieli dell’Est Europa. Nella notte tra ieri e oggi, una dozzina di droni russi ha violato lo spazio aereo polacco durante un attacco alla vicina Ucraina, scatenando una risposta immediata e decisa da parte dell’Alleanza Atlantica. Varsavia ha definito l’incursione come “senza precedenti” e “un atto di aggressione”, che ha mforzato le autorità a invitare la popolazione a rimanere in casa e a sospendere temporaneamente le attività negli aeroporti, tra cui quello di Varsavia Chopin.

Reazione rapida della NATO

L’intervento della NATO è stato immediato e coordinato. Dall’Estonia è decollato un aereo spia italiano G-550 CAEW, uno dei velivoli più avanzati in Europa per sorveglianza e controllo dello spazio aereo. Dotato di radar a scansione elettronica Elta EL/W-2085 e sistemi elettronici integrati, il G-550 CAEW ha il compito di monitorare i cieli e coordinare le operazioni di sicurezza. In contemporanea, i caccia F-35 olandesi sono stati fatti decollare, mentre un aereo cisterna A330 ha fornito supporto logistico. Anche Romania, Slovacchia e Ungheria hanno partecipato con i loro F-16, dimostrando una risposta compatta e immediata dell’Alleanza.

Il velivolo italiano G-550 CAEW: il più avanzato in Europa

Il G-550 CAEW rappresenta una delle tecnologie più sofisticate in ambito di sorveglianza aerea. Equipaggiato con radar a scansione elettronica e sistemi di intelligence elettronica, può fornire copertura radar a 360°, trasmettere dati in tempo reale e svolgere funzioni di maritime patrol e battlefield management. La sua capacità di rimanere in volo per molte ore lo rende uno strumento fondamentale per la sicurezza europea, soprattutto in un contesto di crescente instabilità.

Rischi e preoccupazioni per la sicurezza europea

Le forze armate polacche hanno confermato di aver abbattuto alcuni droni ritenuti pericolosi, mentre proseguono le operazioni di ricerca dei detriti nelle zone di Podlaskie, Mazowieckie e Lublino. Le autorità hanno avvertito i cittadini di non toccare oggetti sconosciuti, sottolineando il rischio di materiali esplosivi o tossici. La crescente preoccupazione riguarda la possibilità che episodi simili possano ripetersi, soprattutto in un contesto di esercitazioni militari russe come Zapad 2025, in corso in Bielorussia, percepita come una minaccia diretta da Polonia, Lituania e Lettonia.

Il precedente del 2022 e le tensioni in aumento

L’episodio di questa notte riporta alla memoria il 2022, quando un missile ucraino deviato colpì un villaggio nel sud della Polonia, causando due morti. Da allora, Varsavia ha rafforzato la sorveglianza aerea e chiesto un maggiore sostegno alla NATO. La fragile stabilità della regione si fa sempre più evidente: ogni incidente rischia di trasformarsi in un’escalation più ampia, confermando come la guerra in Ucraina, ormai da oltre tre anni, continui a minacciare direttamente la sicurezza dell’Europa.

La domanda che rimane aperta è: fino a che punto sarà pronta la NATO a reagire se la Russia continuerà a spingersi oltre i confini? La situazione resta altamente volatile, e il rischio di un’escalation militare si fa sempre più concreto, richiedendo attenzione e preparazione da parte di tutte le nazioni coinvolte.