Draghi, la mazzata per gli italiani

Mario Draghi, in seguito alla nomina da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrà così elaborare una nuova strategia di Governo, che consenta di liberare l’Italia e i suoi cittadini dall’enorme emergenza economica e sociale che in questo momento si ritrova a dover attraversare. Sono tantissimi gli aspetti che Draghi dovrà analizzare durante il suo incarico, tra questi spuntano un possibile addio alla formula di pensionamento anticipato della Quota 100 e il tanto richiesto Reddito di cittadinanza. Ci sarà davvero un addio?

Decreto Ristori Quinqus: cosa cambierà con Draghi

Come appena detto, il nuovo premier italiano, Mario Draghi, si ritrova in un momento di forte riflessione, in cui sarà necessario prendere importanti decisioni per l’Italia, in particolare in merito ai nuovi sostegni e misure economiche che dovrebbero aiutare i cittadini italiani che attualmente si trovano in una situazione economica di difficoltà, a causa dell’emergenza Coronavirus.

 Si tratta soprattutto del compito di andare a definire il nuovo assetto strategico delle misure economiche che saranno applicate ed erogate in favore dei cittadini e delle famiglie italiane in difficoltà e che costituiranno a costituire il cosiddetto Decreto Ristori Quinqus. 

Quota 100: è addio definitivo con Draghi?

Come per il beneficio del reddito di cittadinanza, anche per quanto riguarda la formula di pensionamento anticipato della Quota 100, al momento vi sono indiscrezioni in merito ad un addio definitivo, anche prima della sua scadenza prevista per il 31 dicembre 2021. 

Tale dubbi si concretizza in particolare nella possibilità che il nuovo governo tecnico messo in atto da Mario Draghi potrebbe portare all’attuazione completa della Legge Fornero, secondo quelle che sono le linee guida della stessa Commissione Europea, che rischierebbe quindi di portare ad un’esclusione di qualsiasi tipologia di formula flessibile di pensionamento.

Perché il reddito di cittadinanza sarà cancellato da Draghi? 
Il famoso reddito di cittadinanza, noto anche come RdC, è stato introdotto  dal decreto-legge n.4 del 2019, successivamente convertito con modificazioni dalla legge n.26 del 2019. Grazie a questo beneficio economico, l’obiettivo del Governo è quello di garantire un miglioramento della situazione economica, sociale e lavorativa dei nuclei familiari italiani più in difficoltà.

Tuttavia, con l’arrivo di Mario Draghi al Governo italiano, è scattato immediatamente l’allarme di un possibile addio al reddito di cittadinanza. Ciò è dovuto anche alla volontà del Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, di eliminare il reddito di cittadinanza, così come anche la formula della Quota 100, e di riconoscere una maggiore tutela nei confronti delle imprese italiane.