Prevost ha scelto di abitare nel Palazzo Apostolico, la storica residenza affacciata su piazza San Pietro, visto che non sono stati ancora rotti i sigilli di Casa Santa Marta, nella suite numero 201, dove invece aveva scelto di abitare Papa Bergoglio durante i suoi 12 anni di pontificato.
Questo è ciò che in queste ore , si sta pensando ,sebbene non ci sia nulla di certo, questo va precisato. Dopo la rimozione dei sigilli, effettuata ieri, gli operai potranno varcare la porta del Palazzo apostolico per i lavori di ristrutturazione, ma anche quelli di ordinaria amministrazione.
Dopo 12 anni di inutilizzo dell’appartamento, c’è da rivedere tutto, dato solo la Terza Loggia dalla Segreteria di Stato e le stanze di lavoro e di rappresentanza del Papa, oltre alla Biblioteca privata, sono state impiegate. L’ultimo Papa che vi ha vissuto è stato Benedetto XVI. Ma come si compone? Dieci stanze, una biblioteca con la famosa finestra dell’Angelus ma anche luogo per gli incontri ufficiali con capi di Stato e di governo, una cappella privata, una camera da letto, una cucina, e una suite medica attrezzata per le emergenze, voluta da Giovanni Paolo II.
Parliamo di una dimora che ha segnato la storia papale e se Leone XIV decidesse di abitarvi, sarebbe un ritorno alla tradizione, alla normalità e alla stabilità. Papa Prevost, dunque, accogliendo anche i consigli di diversi cardinali, potrebbe tornare a risiedere qui ma occorro lavori di ripulitura e sistemazione, oltre che modifiche nell’arredamento, dunque per ora, Leone XIV ha scelto di continuare a vivere al Palazzo dell’ex Sant’Uffizio.
La residenza si presenta con una cappella, due stanze, due bagni, uno studio, un soggiorno e la sala da pranzo: ecco come si presenta la residenza con vista mozzafiato sulla Città del Vaticano; più piccolo ma sicuramente funzionale.