Donald Trump, un discorso estremo: “Frode in corso, ma abbiamo vinto. Usciamo a festeggiare”. E promette: “Andremo alla Corte Suprema”

 

Il discorso, annunciato, di Donald Trump arriva poco prima delle 8.30 del mattino, ora italiana. La sfida a Joe Biden è ancora in bilico, si rivelerà decisivo il voto postale (ad ora i grandi elettori sono 225 a 213 in favore del democratico, che ha subito una grande rimonta ma che potrebbe spuntarla). E il discorso di Trump è durissimo. Contro Biden (il quale ha affermato di “andare verso la vittoria” e che però “né io né Trump potremo dichiarare il vincitore) e contro un sistema, di fatto, accusato di brogli. Parole pesantissime. Estreme. The Donald, infatti, annuncia subito di volersi rivolgere alla Corte Suprema.

“Un gruppo molto triste di persone sta cercando di mettere in ombra i milioni di americani che hanno votato per noi, ma resisteremo – ha esordito Trump -. Voglio ringraziare la first lady e l’intera famiglia Pence. Siamo pronti per un grande festeggiamento. Stiamo vincendo praticamente tutto, i risultati sono stati fenomenali”. Dunque, quella che sembra una sorta di chiamata alle armi: “Siamo pronti, letteralmente. Siamo pronti a uscire e a festeggiare un successo incredibile. Sono numeri record, c’è stata un’affluenza incredibile. Abbiamo vinto la Florida con un ampio margine, non ce lo aspettavamo. Abbiamo vinto nel grande stato dell’Ohio, in Texas con un margine di 700mila voti e non era neanche previsto. Abbiamo vinto la Georgia. Con il 7% dei voti ancora da scrutinare non ci raggiungeranno mai”, spiega Trump.

E ancora, passa al caso-Arizona: “Ma qualcuno ha dichiarato di aver vinto, per esempio in Arizona. Il gentiluomo che ho visto oggi ha detto che è abbastanza improbabile che Trump arrivi al suo risultato, alla vittoria. Ma anche in Arizona c’è una buona possibilità di vincere. Ovviamente dobbiamo restare ancora in ballo, ma stiamo vincendo anche in Pennyslvania, con un margine veramente enorme. Abbiamo circa 690mila voti di vantaggio e ancora la partita non è chiusa. Sarà quasi impossibile raggiungere il nostro risultato”, ha replicato a Biden usando le sue parole. Dunque, un lungo excursus sul voto negli altri stati in bilico e un lungo passaggio tutto dedicato al Texas, dove Trump ha strappato una vittoria insperata.

Quindi il finale. Le parole più pesanti: “C’è una frode. Una situazione imbarazzante – attacca Trump -. Eravamo pronti a vincere queste elezioni e francamente le abbiamo vinte. Il nostro obiettivo ora è garantire l’integrità di questa nazione. È un momento fondamentale. C’è un grosso tentativo di frode: ci rivolgeremo alla Corte Suprema americana. Non vogliamo che si fermi il voto: vogliamo che tutto venga conteggiato. È un momento triste, soprattutto per me. Vinceremo. Per quanto mi riguarda abbiamo già vinto. Voglio ringraziare tutti i nostri sostenitori, tutti quelli che hanno collaborato con noi”, ha concluso prima di passare la parola al suo vice, Mike Pence. E gli Stati Uniti sembrano sempre più sull’orlo del caos.

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