Doha Zaghi, chi è la mistress candidata di Azione a Como

Doha Zaghi è la mistress candidata di di Azione a Como per il centrosinistra a sostegno di Barbara Minghetti per le elezioni e non è solo una persona che ha liberamente esercitato una prerogativa democratica, è diventata anche un piccolo caso che sta creando qualche problema al partito di Carlo Calenda.

La 31enne candidata infatti è conosciuta come Lady Demonique e realizza video hard che poi, secondo i media locali, metterebbe in vendita.

Chi è la la mistress candidata di Azione

Insomma, tra i candidati di Azione dell’Agenda Como 2030 c’è anche lei Lady Demonique, una donna che ha costretto Carlo Calenda a intervenire su Twitter: “Non conoscevo i trascorsi della signora in questione. Non ci sono i presupposti perché sia una candidata di Azione”.

Ma quali sono le skill sulla scorta delle quali la Zaghi era stata messa in rosa? In lista è definita “imprenditrice digitale e performer”. Lei invece non ci sta a farsi definire escort, si definisce “dominatrice” ed ha spiegato chiaro e tondo che non si fa pagare. “Mi possono omaggiare, comprandomi scarpe, borse, oppure possono acquistare i miei video. Non ho clienti, non intrattengo con loro veri rapporti sessuali”.

“Non sono una pornostar, solo pregiudizi”

Non sono una pornostar e comunque anche di pornostar ce ne sono già state in politica, da Moana Pozzi a Cicciolina. Siamo sempre ai soliti discorsi all’italiana. Sono solo pregiudizi. Ho diverse amiche in Germania psicologhe che fanno anche la mia stessa professione”. E ancora: “In America ci sono famose dominatrici con impegni importanti in politica. Mi sono sempre interessata di politica. Già dal liceo ho mosso i miei primi passi.

Poi ho smesso perché non c’era nessuno nel quale potessi riconoscermi. Ora c’è Carlo Calenda con Azione, l’unico partito al quale mi sento davvero affine. È un partito liberista ed europeista”. Per Azione ha chiosato il referente comasco Andrea Luppi: “Noi siamo liberali, tolleranti e democratici, in ciò che fa la nostra candidata non c’è nulla di illegale. Non sindachiamo le scelte personali. Candidarsi è un diritto”.