“Dobbiamo prepararci” . L’annuncio del Generale gela gli italiani

In un mondo in cui i conflitti rappresentano una delle piaghe peggiori, seminando decessi, crisi economiche, ogni dichiarazione resa dai vertici, politici, istituzionali, delle forze in divisa,  finisce inevitabilmente sotto gli occhi della stampa e le polemiche non mancano, prendendo il via nell’immediato, come succede, solitamente, in questi casi così consistenti.

Sembrano non conoscere una fine, anzi, sono incrementate, di ora in ora, con le condivisioni degli utenti che possono trovarsi d’accordo o meno con colui dal quale sono partite determinaye dichiarazioni.

Suonano forti,  le parole che il generale di corpo d’Armata Carmine Masiello, attuale capo di Stato maggiore dell’Esercito, ha pronunciato qualche settimana fa in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno accademico e scolastico degli istituti di formazione dell’Esercito.

Parliamo di dichiarazioni che, sin da subito, hanno fatto molto rumore, alimentando polemiche, considerazioni riflessioni e commenti al vetriolo da parte di parecchi utenti che seguono, con attenzione, le vicissitudini in cui politica, forze e sociali,  gioco forza, si intrecciano, alla luce di quanto succede nel mondo.

Il Generale ,  con il suo annuncio in cui ha invitato a prepararsi, ha gelato gli italiani ma cosa ha detto di così  forte? Non ci resta che vederlo insieme, in quanto il clamore delle sue esternazioni sta facendo tanto discutere il popolo del web.

Il Generale Carmine Masiello ha dichiarato:  “Per chiudere la polemica basterebbe ripartire da queste parole: “L’Esercito non vuole la guerra, ma ci dobbiamo preparare. Non penso che i nostri uomini in Libano la vogliano. Sono nei bunker, vogliono la pace, ma sono pronti a fare la guerra”.

L’Unità, riprendendo il discorso di  Masiello, mette in risalto il fatto che il generale, a suo dire, conosca solo gli articoli costituzionali che gli  fanno comodo, tralasciando gli altri. A proposito dell’intervento bellico, è come se dicesse che il nostro Paese rifiuti lo scontro con tutte le sue forze, se fatta per conquistare e sottomettere, accettando quella fatta per proteggere i propri cittadini.

Sull’Unità, a fine articolo, è riportato un grosso interrogativo: “Il governo farà finta di niente? Si può mantenere al vertice dell’esercito un ufficiale guerrafondaio?”, chiosando: “Sarebbe veramente una follia se il generale restasse al suo posto”. Un modo come un altro per dire che Masiello dovrebbe andarsene via.

I conflitti sono vecchie quanto il mondo. Gli stati o si preparano per colpire o per difendersi e  l’esercito serve a proteggere il nostro Paese,  seminando decessi, strazio senza fine.  Alla luce si quanto sta succedendo tra Russia e Ucraina, e in svariate altre parti del mondo, è doveroso, forse, rivisitare il ruolo dell’esercito.

Per farlo, occorre chiedersi quanto, per davvero, gli italiani vogliano avere un generale come Masiello, alla guida dello stesso. Le polemiche, dopo le sue dichiarazioni, non si placano E voi, cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti, ovviamente, proprio per comprendere qual è il punto di vista dominante nella nostra penisola, quella che segue gli eventi di scottante attualità e che non può fare a meno di parlarne.