Di Maio promette l’Europa alla Turchia senza dirlo agli italiani (video)

 

Pensavamo di averla (quasi) fatta franca con il coronavirus che ci pensa Di Maio a provocare ulteriore casino con Erdogan e la sua enorme brigata musulmana.

Nel silenzio generale – vile e fellone – della politica e dei media, il ministro degli Esteri se ne è andato a promettere ad Ankara, di nuovo!, il solenne impegno italiano per il loro ingresso in Europa. A che titolo? Chi gli ha conferito il mandato? Ordine di Conte? E perché stanno tutti zitti?

Le promesse di Di Maio alla Turchia di Erdogan

Cioe’, tutti tutti no, perché se ne è accorto il parlamentare di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro che ha piombato l’incredibile titolare della Farnesina con un video azzeccato e indignato quanto basta. Accompagnandolo ad una durissima interrogazione a risposta orale alla quale sarebbe bene garantire una sollecita risposta. Posti in platea e popcorn per una discussione che metterà a nudo le responsabilità inaccettabili di Di Maio nei suoi contorsionismi fantozziani  in direzione di Erdogan e soci.

E’ davvero allucinante. Questo dittatorello turco semina terrore e sparge sangue ovunque vada. Mettendo in fila Siria, Cipro (dettaglio: Europa) e Libia, strafregandosene di ogni partnership possibile. E proprio da Tripoli pretende l’estromissione dell’Italia da ogni ruolo.

E noi che facciamo? Andiamo da lui e ci prostriamo rassicurando il suo ministro degli Esteri che saremo il “paese numero uno” nel sostegno all’ingresso turco nella Ue. È impazzito Di Maio? Non bastano le minacce di invasione di milioni di musulmani per islamizzare l’Italia e l’Europa? Che altro deve succedere per frenare le velleità  egemoniche di Ankara?

Lo stesso fronte libico apre ad altre minacce verso la nostra sicurezza nazionale. Erdogan sa il siamo il sud dell’Europa, il ventre molle, e minaccia di farci invadere anche degli africani. Ma Di Maio annuisce di fronte al ministro turco.

Delmastro al ministro: “Eunuco sottomesso”

“Eunuco sottomesso”, sibila nel video Delmastro dopo aver fatto vedere il duetto tra ministri che nessuno ha ancora mostrato agli italiani. La Farnesina semmai deve mettersi alla testa di chi chiede sanzioni contro chi minaccia imperialismo e integralismo nel nome dell’Islam in casa nostra, altro che storie.

E l’interrogazione a cui Di Maio dovrà rispondere è assolutamente chiara. Perché il ministro di Ankara, Cavusoglu, “ha sottolineato la partnership strategica che lega Italia e Turchia, consolidata ulteriormente durante l’emergenza da coronavirus dati gli aiuti che Roma ha ricevuto da Ankara per cui Di Maio ha ringraziato il suo omologo, e ha espresso il suo interesse a rafforzare ulteriormente le relazioni tra i due Paesi, anche in materia di commercio”. Peccato che il “nostro” rappresentante si sia dimenticato che a marzo il cosiddetto “partner strategico” turco aveva bloccato duecentomila mascherine commissionate dalla Regione Emilia-Romagna all’aeroporto della capitale turca, pagate seicentosettantacinquemila euro in contanti.

Non è affatto normale che la Turchia abbia trovato il suo sponsor europeo nel Ministro degli Esteri italiano che, invece di difendere l’interesse nazionale contro le azioni predatorie di Erdogan nelle concessioni esplorative petrolifere affidate ad ENI o contro la guerra per procura condotta dal sultano in Libia sempre al fine di “impossessarsi” dei giacimenti petroliferi, conferma l’impegno di Roma nel fare da mediatore negli affari turchi a Bruxelles e nel Mediterraneo. Tutto questo è inaccettabile. È l’ora della schiena dritta e non dei cedimenti.

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