Di Maio parla dell’Iran in TV: “Quattro obiettivi UE”, ma sui social è travolto dagli sfottò
Un ritorno inaspettato, ma non per questo meno chiacchierato. Venerdì scorso, l’ex ministro degli Esteri e figura di spicco del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, è tornato a far sentire la sua voce in televisione, questa volta in veste di inviato speciale dell’Unione Europea per il Golfo. L’occasione? Commentare la delicata situazione nel Golfo Persico e, in particolare, il ruolo dell’Iran nella crisi mediorientale. Un ruolo che, a quanto pare, non è stato accolto con favore da tutti, soprattutto sui social media.
L’intervento di Di Maio, incentrato sulla posizione di Bruxelles e articolato in “quattro obiettivi fondamentali”, ha toccato temi cruciali come il programma nucleare iraniano, la necessità di una soluzione diplomatica, la sicurezza regionale e la sicurezza energetica. Un discorso formale, in linea con la linea ufficiale dell’UE, che però ha scatenato un’ondata di reazioni negative, soprattutto online.
I quattro punti di Di Maio: un’analisi
Nel suo intervento, Di Maio ha ribadito la posizione dell’UE sull’Iran, delineando i seguenti obiettivi:
- L’Iran non può avere la bomba atomica.
- La soluzione diplomatica è l’unica via.
- La sicurezza della regione è anche la nostra sicurezza.
- La sicurezza energetica, con la Russia esclusa dalla mediazione.
Un’analisi che, pur non contenendo novità sostanziali, ha evidenziato la volontà di Di Maio di presentarsi come un interlocutore credibile e competente in un contesto internazionale complesso.
Social media in rivolta: “Ma cosa abbiamo fatto di male?”
L’intervento, tuttavia, non è passato inosservato per un motivo ben preciso: la figura pubblica di Di Maio, ancora legata nell’immaginario collettivo alle gaffe e alle posizioni politiche del passato, in particolare quelle contro l’Europa. I social media, da TikTok a X (ex Twitter), si sono scatenati in una pioggia di ironia e critiche.
“Ma cosa abbiamo fatto di male per meritarci un politico di questo tipo?”, ha scritto un utente. Un altro ha aggiunto: “Ora vedete perché l’Europa non è credibile!”. Non sono mancate le critiche alla sua presunta mancanza di autorevolezza: “Mi si gela il sangue al pensiero che sia lui a gestire un dossier così delicato”, ha commentato un altro utente.
Cruciani: “Un cortocircuito meraviglioso”
Anche il giornalista Giuseppe Cruciani, voce storica de “La Zanzara” su Radio 24, ha commentato la vicenda con la sua consueta ironia: “Ma vi ricordate quando Di Maio urlava contro l’Europa delle banche e ora fa il diplomatico dell’UE? È un cortocircuito meraviglioso”.
L’evoluzione politica di Di Maio, da contestatore populista a rappresentante dell’equilibrio internazionale, continua a far discutere. Il suo passaggio dall’opposizione all’establishment europeo, sebbene non inedito nel panorama politico italiano, sembra aver faticato a conquistare la fiducia di una parte consistente dell’opinione pubblica.
Il futuro di Di Maio: tra diplomazia e social
L’intervento di venerdì scorso rappresenta un nuovo capitolo nella carriera politica di Di Maio. Un capitolo che, a giudicare dalle reazioni sui social, sarà costantemente monitorato e commentato. Non è detto che i social lo risparmieranno anche la prossima volta che prenderà parola su dossier internazionali.