Di Maio “ordina” a Putin di rilasciare Navalny

Non è una barzelletta. Di Maio ha ordinato a Putin l’immediato rilascio di Navalny. Ecco cosa ha scritto ieri sera il ministro pentastellato sul suo profilo Twitter: “L’arresto di Navalny al suo arrivo in Russia è un fatto molto grave, che ci preoccupa. Ne chiediamo l’immediato rilascio. E ci aspettiamo che siano rispettati i suoi diritti”.

 

La reazione degli utenti: “Che cosa fai lui? Dà ordini a Putin? E chi ca**o è per fare una cosa del genere? Ma soprattutto, pensa davvero che Putin prenda ordini da un ex bibitaro? Col dovuto rispetto per la categoria dei bibitari”. “Bibitaro stai muto che sei ridicolo, devi stare zitto, non c’è niente di peggio al mondo di un traditore del cavolo”. “Auguriamoci che Putin non lo venga a sapere, perché non vorrei che ridesse di noi italiani facendoci fare una brutta figura”. “Proprio non ci arriva che zio Vlad non lo vede e non lo sente e gli conviene così altrimenti lo annienterebbe con un cenno”.

“Anche i pidocchi fanno la tosse”. “Ascolta bamboccio di Di Maio, portami una Coca-Cola e levati dalle scatole”. “Incredibile come in Europa e in gran parte del mondo in cui regnano i globalisti nessuno sa che dietro questo falso perseguitato politico ci sia per l’ennesima volta il solito George Soros. Del resto, lungi dall’essere un portavoce della “democrazia laburista e liberale”, Navalny è riconosciuto essere dai suoi stessi concittadini che lo schifano un reazionario: come i neo-banderisti ucraini con i quali fa comunella Soros, lontano dalle telecamere incipriate dei servi giornalai nostrani”.