Decreto Aiuti bis, in Senato c’è l’intesa sul Superbonus

Decreto Aiuti bis, in Senato c’è l’intesa sul Superbonus, con la cessione di credito e responsabilità in solido in casi limitati, ma l’emendamento ha previsto altre importanti novità. Partiamo dal contestato Superbonus: in quel caso la responsabilità in solido per la cessione dei crediti per i bonus edilizi e i superbonus ci sarà sempre “in presenza di concorso nella violazione” ma soltanto se quest’ultima viene compiuta “con dolo o colpa grave”.

Aiuti bis, intesa sul Superbonus
Il dato è che si è raggiunto un accordo tra le forze politiche e la limitazione di responsabilità dovrebbe dare respiro alle imprese che hanno crediti bloccati dopo l’approvazione, a novembre, delle misure antifrode. Le imprese dovranno comunque presentare la documentazione e i visti di conformità. Ma quanto è previsto che investa il governo con la nuova veste del Decreto Aiuti Bis? 17 miliardi per imprese e famiglie.

Smart working, bollette e pensioni
Ci sono altre modifiche in emendamento, in primis quello per fragili e genitori di figli fino a 14 anni: per loro c’è la proroga a fine anno del diritto allo smart working che era scaduto in estate. Passata poi anche una prospettiva di stabilizzazione per i tecnici del Pnrr: ai tempi determinati basteranno una valutazione positiva e un colloquio per restare dopo il 2027. E ancora: proroga immediata per i direttori generali di Pa che hanno progetti del Piano da attuare e contratto in scadenza entro fine anno.

Ci sono novità anche sulle pensioni: innalzato il limite di impignorabilità degli assegni, al doppio dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000. E sul tema energia? C’è l’estensione agli ultimi mesi dell’anno del bonus sociale per luce e gas.