Cultura italiana in lutto! È morta proprio lei: insieme una vita
Si è spenta Rosetta Dello Siesto, moglie dello scrittore Andrea Camilleri, scomparso nel 2019. Con lei se ne va un tassello fondamentale della vita e dell’opera del celebre autore siciliano, un amore lungo sessantadue anni, un legame indissolubile che ha attraversato stagioni, successi e momenti privati.
La loro storia, raccontata dallo stesso Camilleri con la voce intrisa di affetto e senza mai cedere alla nostalgia, è un esempio di amore profondo e duraturo. Si erano incontrati a teatro, a Milano. Lui, giovane regista, dirigeva uno spettacolo su Pico della Mirandola. Lei, una laureata affascinata dal mondo delle idee, era stata chiamata ad affiancarlo. Bastò poco, una breve collaborazione, per far scoccare la scintilla. Da quel momento, la loro vita è stata un intreccio costante, un cammino condiviso.
L’articolo, che ho riprodotto come un articolo di giornale, sottolinea l’importanza di Rosetta nella vita di Camilleri. Era la sua confidente, la prima lettrice dei suoi scritti, la custode del suo cuore. “Non c’era una sola riga che avesse pubblicato senza che lei l’avesse letta prima”, amava ripetere lo scrittore. Rosetta era stata al suo fianco nei primi passi in Rai, nei giorni lenti del debutto letterario e nell’improvvisa popolarità del commissario Montalbano, un successo che ha conquistato il mondo intero.
Il loro amore, come sottolineato da Camilleri, era immune a influenze esterne. Un rapporto basato su intelligenza, comprensione e pazienza. Un legame che ha generato tre figlie, quattro nipoti e due pronipoti, tra cui Matilda, alla quale Camilleri dedicò il libro “Ora dimmi di te”.
La notizia della scomparsa di Rosetta Dello Siesto risuona come un’eco del dolore, ma anche come un omaggio alla forza dell’amore. Un amore che, come scrive l’articolo, “può continuare altrove, nel silenzio che solo l’amore sa abitare”. Un silenzio che racchiude una storia di vita, di affetto e di condivisione che resterà per sempre nel cuore di chi ha amato Andrea Camilleri e la sua opera.