Crisi Russia-Ucraina, lunedì 7 marzo 2022 ci sarà il terzo round di negoziati

La conferma è arrivata sia da Mosca che da Kiev: il 7 marzo 2022 si terrà il terzo round di negoziati. Dai primi due incontri tra le delegazioni si è ricavato poco, un cessate il fuoco e l’istituzione di corridoi umanitari.

Nessuno dei due al momento sembra essere stato rispettato. Sarà dunque atteso con ansia questo nuovo incontro tra Russia e Ucraina

I negoziati tra Russia e Ucraina continueranno il 7 marzo 2022: siamo al terzo round

La Federazione Russa ha accusato più volte l’Ucraina di non volersi sedere ai tavoli di pace e mandare avanti le trattative. Nella giornata odierna, 5 marzo 2022, il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che Zelensky non starebbe optando per la pace, ma vorrebbe provocare un conflitto tra i Paesi Nato e la Russia.

Si tratta di un’accusa molto pesante. Il ministro russo ha anche aggiunto inoltre che: “Finora, i nostri partecipanti stanno aspettando informazioni dalla parte ucraina. La situazione sembra strana: tutti sembrano essere interessati ma la squadra ucraina trova costantemente scuse per posticipare gli incontri“. Lavrov ha poi affermato nel primo pomeriggio che da Kiev non era arrivato ancora nessun segnale per il terzo round di colloqui. Forse il ministro degli Esteri russo era impaziente.

Fatto sta che, sia i media ucraini sia l’agenzia russa Interfax, hanno fatto sapere che il terzo round di negoziati si terrà lunedì 7 marzo 2022.

Mariupol: “Russia non rispetta la tregua”

Nonostante la disponibilità al cessate il fuoco per l’evacuazione dei civili, le truppe russe non starebbero rispettando la tregua rendendo pressoché impossibile l’attuazione dei corridoi umanitari. Le autorità di Mariupol hanno fatto sapere che sono in corso negoziati con i russi per stabilire una nuova tregua in grado di garantire la messa in sicurezza della popolazione, al momento annullata.

Cessate il fuoco dalle 9 alle 16 ora locale

L’assenza di bombardamenti per favorire i corridoi umanitari sarà in vigore dalle 9 alle 16 ora locale (dalla 8 alle 15 italiane). Kiev ha confermato la tregua per evacuare i civili.

Di Maio: “Lavoriamo per trovare altre fonti di energia”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha reso noto che l’Italia è a lavoro per trovare fonti di approvvigionamento energetico alternative in modo da diminuire la dipendenza energetica dalla Russia. Preoccupato dall’aumento dei costi, ha annunciato di aver stabilito con l’Algeria un’intesa per rafforzare la partnership italiana. “Nelle prossime ore farò nuovi viaggi“, ha aggiunto.

Ucraina, Mariupol sotto assedio

In un messaggio su Telegram, il primo cittadino di Mariupol Vadim Boitchenko, ha infatti affermato che la città è sottoposta ad un assedio spietato e a continui bombardamenti e chiesto l’evacuazione dei civili. “Siamo cercando soluzioni ai problemi umanitari e tutti i modi possibili per far uscire Mariupol dal blocco“, ha evidenziato. Il porto sul Mar d’Azov, 450mila abitanti, ha una grande importanza strategica. Dopo la richiesta del sindaco, il ministero della Difesa russo ha annunciato che permetterà corridoi umanitari per gli abitanti di Mariupol e Volnovakha.

Russi si avvicinano alla seconda centrale nucleare

Intanto, secondo quanto dichiarato dall’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield, le forze russe si starebbero avvicinando alla centrale nucleare più grande dell’Ucraina dopo quella di Zaporizhzhia. “Sono a 20 miglia“, ha affermato senza fare il nome dell’impianto. Secondo Energoatom, l’organismo di supervisione delle centrali nucleari ucraine, sarebbe quello di Yuzhnoukrainsk nell’oblast di Mykolaiv (Ucraina meridionale).

Incontro tra Erdogan e Putin

Domani, 6 marzo 2022, potrebbe esserci una svolta in termini diplomatici sulle sorti del conflitto. Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan sentirà telefonicamente il presidente della Russia Vladimir Putin. Questa notizia è stata diffusa dal quotidiano turco Hurriyet e a renderla nota è stato il portavoce presidenziale Kalin. Erdogan si è detto contrario alla guerra e, visti i rapporti con la Russia, potrebbe fungere da mediatore per la pace.

Aeroflot blocca i voli verso l’estero

La principale compagnia di bandiera russa, Aeroflot, ha deciso che dall’8 marzo 2022 i suoi velivoli non voleranno più nei cieli internazionali. Le uniche rotte saranno quelle interne e, fuori dai confini della Russia, saranno disponibili solo voli da e per la Bielorussia.

Draghi a colloquio con l’Emiro del Qatar

Il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ha sentito telefonicamente lo Sceicco Tamin Bin Hamad Al Thani. Oltre a parlare della grave guerra che si sta combattendo sul suolo ucraino, il nostro premier ha pensato bene di rimarcare sull’importanza della cooperazione tra Italia e Qatar. Lo Stato della Penisola Arabica è un colosso economico e grazie agli accordi bilaterali con esso abbiamo una collaborazione energetica garantita.

Ucciso uno negoziatore ucraino, era un infiltrato

La scoperta è stata fatta dai servizi segreti ucraini. La persona uccisa si chiama Ukrainska Pravda e pare che la sua morte sia avvenuta durante un tentativo di arresto. Pravda faceva parte dei negoziatori che sedevano al tavolo di pace con i russi. L’accusa che pendeva sull’infiltrato era quella di alto tradimento.

Vladimir Putin minaccia l’Occidente

Il presidente russo Vladimir Putin non usa mezzi termini quando si rivolge alle potenze Occidentali e sembra anche essere molto duro nei loro confronti. Putin ha dichiarato che tutte le sanzioni applicate alla Russia equivalgono ad una dichiarazione di guerra. Negli ultimi giorni si è parlato anche della possibilità di istituire una No fly zone sui cieli dell’Ucraina. A tal proposito, il presidente Putin ha le idee chiare: “La Russia considererà l’imposizione di una no-fly zone nei cieli dell’Ucraina come una partecipazione diretta a un conflitto armato“. Putin ha poi dichiarato: “La posizione dell’Occidente sull’Ucraina è un teatro dell’assurdo. Le autorità ucraine non hanno rispettato gli accordi di Minsk, ne hanno parlato apertamente in TV, su Internet, ovunque, affermando che non li avrebbero rispettati. Allo stesso tempo, hanno continuato ad accusare la Russia di non aver adottato questi accordi”.

La Rai prende posizione contro la Russia

Tutti i servizi della nostra Tv di Stato sul territorio russo saranno sospesi. La decisione della Rai è avvenuta in seguito alla normativa che “prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità“. Nella nota della Rai si legge anche che “la misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese”. Ciò nonostante, le notizie che giungono dalla Russia verrano regolarmente riportate in tutta Italia grazie ai giornalisti che si trovano nei Paesi confinanti o vicini.

Dialogo tra Stati Uniti e Cina sulla crisi Russia-Ucraina

Il Segretario di Stato statunitense Tony Blinken ha sentito telefonicamente il Segretario di Stato cinese Wang Yi. I due hanno discusso dell’attuale situazione tra Russia ed Ucraina. La Cina non ha mai nascosto di appoggiare gli alleati russi, ma si è detta più volte contraria all’uso delle armi. Gli Stati Uniti, invece, sono dei forti sostenitori delle sanzioni e sono i primi oppositori al regime russo. A tal proposito Blinken è stato chiaro con Wang Li: “Il mondo sta guardando per vedere quali nazioni difendono i principi di base di libertà, autodeterminazione e sovranità. Inoltre il mondo sta agendo all’unisono per ripudiare e rispondere all’aggressione russa, assicurando che Mosca pagherà un prezzo elevato“. L’omonimo cinese di Blinken ha risposto dichiarando che “la Cina ritiene che per risolvere la crisi ucraina sia necessario agire secondo finalità e principi della Carta dell’Onu. Il primo è rispettare e proteggere la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi, il secondo è insistere sulla risoluzione pacifica delle controversie attraverso il dialogo“.

L’Ucraina è pronta ad un attacco aereo

Le istituzioni e le autorità ucraine hanno lanciato l’allarme di un possibile attacco aereo da parte dei russi. Tornano a suonare le sirene di guerra a Kiev e le persone stanno correndo subito ai ripari. Molto probabilmente, tra i piani di Putin, quello di espugnare la capitale e costringere alla resa l’Ucraina. In una documento diffuso da Anonymous, la data in cui era prevista la fine dell’occupazione è il 6 marzo 2022, quindi domani.

Possibili attacchi hacker in Italia

Nella giornata di domani, 6 marzo 2022, c’è la possibilità che molti siti istituzionali del nostro Paese vengano presi d’assalto dagli hacker. L’allarme è stato lanciato dal Computer Security Incident Response Team (Csirt) dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). Oltre agli enti governativi potrebbero essere presi di mira anche gli enti industriali.

I corridoi umanitari non inizieranno oggi

La Croce Rossa, ha fatto sapere che i corridoi umanitari a Mariupol non inizieranno oggi. L’organizzazione ha poi dichiarato: “Accogliamo con favore qualsiasi iniziativa delle parti che dia una tregua ai civili dai combattimenti e consenta loro di spostarsi volontariamente in luoghi più sicuri. Siamo pronti ad aiutare a garantire il movimento sicuro dei civili appena le parti raggiungeranno un accordo“.

Israele incontra la Russia

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett è salito su un aereo diretto a Mosca. Secondo i media israeliani, il premier dovrebbe incontrare Vladimir Putin. L’incontro tra i due doveva essere inizialmente segreto.