Covid, situazione esplosiva a Napoli: ecco cosa sta succedendo. Reportage di “Piazza Pulita” (video)

 

Il caos degli ospedali napoletani che affrontano l’emergenza covid è uno dei documenti che non avremmo mai voluto vedere. Tanto di cappello agli inviati di Formigli e di Piazza Pulita. Quando la rissa e la faziosità lasciano il posto alla capacità di documentare siamo tutti d’accordo. Si rimane sconcertati di fronte a questo video girato tra alcune strutture di Napoli. E soprattutto ascoltando i sanitari e il personale, oltre che le persone un fila per il tampone . Fare lo sceriffo come ha fatto De Luca, il governatore della Campania, non serve, anzi serve a mascherare una realtà indecorosa. Niente percorsi separati per pazienti positivi e non, ore di attesa per fare un tampone, e coda nei pronto soccorso. Una signora mostra il numero di coda 800.

Covid, disperazione delle persone a Napoli

In alcuni ospedali napoletani c’è un solo ingresso per tutti e mancano i percorsi separati tra pazienti covid e non. Non solo. L’ospedale San Giovanni Bosco è chiuso per presunti pazienti covid all’interno, apprendiamo da video. Anche il pronto soccorso è bloccato per un presunto caso positivo. “Questo ospedale non è attrezzato”, ammette un sanitario. Disperazione tra le persone. E poi ci sono le file. In coda alla Asl ci sono oltre ottocento persone in attesa di fare il tampone. Le persone sono arrabbiate, avvilite: “Hanno avuto nove mesi per prepararsi, nove, siamo al 6 ottobre e ancora non sono in grado di fare tamponi a tutti”, dice una signora in attesa. Parla un dipendente ospedaliero: “Ci troviamo costretti a fare il tampone nei reparti. In parecchi reparti ci sono ancora i bagni comuni”.

Medici sconcertati e “imbavagliati”

Arriva un ragazzo con la testa sanguinante, lo vogliono mandare via per un caso Covid sospetto, e lui non ci sta, è disperato. Poi sull’uscio del pronto soccorso lo medicano, uno spazio che però non è stato sanificato. Scene di disperazione inaudita. Gli stessi medici interpellati affermano di avere paura. In queste condizioni rischiasno di portare il covid in casa, dai loro familiari. Come corollario al disastro campano aggiungiamo che Il direttore sanitario del Cotugno di Napoli ha cancellato l’intervista precedentemente accordata all’inviata Giulia Cerino senza spiegazioni. E “al no del Cotugno si sono aggiunti Cardarelli e Asl di Napoli. Tutto demandato all’unità di crisi regionale”, ha fatto sapere il conduttore. De Luca sta imbavagliando i medici. Vedere per una volta Formigli apostrofare il governatore Pd De Luca, rivotato a maggioranza, fa piacere.

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