COVID, L’ANNUNCIO UFFICIALE DEL GOVERNO: “CAMBIANO LE REGOLE”

Il Covid non fa più paura come gli anni precedenti. Nessuno dimenticherà il dolore, la devastazione che la pandemia ha provocato. Abbiamo tutti impressi nella mente le immagini di chi, contagiato, se n’è andato senza un ultimo saluto.

Poi, la campagna vaccinale, ha fatto il resto. Nonostante la prevedibile diatriba tra no vax e pro vax, è stato grazie ai sieri vaccinali anti-Covid che si sono potute salvare molte esistenze.

Come ormai stradetto, i vaccini preservano dalle forme più severe della malattia e sono raccomandati ai cosiddetti soggetti fragili. Ma di questo hanno abbondantemente parlato gli esperti nel settore.

In questi lunghi anni, in primo piano, nella lotta alla pandemia, sono scesi in campo immunologi, infettivologi, medici, infermieri; tutti mobilitati per fronteggiare un’emergenza che nessuno dimentica.

Ma qual è la situazione attuale? A parlarne è il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha parlato di un cambiamento delle regole. Ma vediamo meglio cosa sta succedendo.

Si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23 anziché di Covid 19, per far capire a tutti che ormai la malattia è profondamente diversa da quella originaria. La forma attuale è meno aggressiva e sappiamo curare meglio”. Queste le prime parole, decisamente rassicuranti, di Schillaci che ha aggiunto che le nuove regole, relative a modalità e durata dell’isolamento Covid, arriveranno prima di Natale.

Intervistato da Adnkronos Salute, il ministro della Salute Orazio Schillaci, ha dichiarato che il decreto con la revisione dell’isolamento per i positivi al Covid, 5 giorni senza test alla fine per gli asintomatici, “arriverà a breve, sicuramente prima di Natale”. Il ministro ha aggiunto che “è in corso di finalizzazione la revisione della bozza del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale, a seguito delle osservazioni delle Regioni e del Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni”, con l’auspicio di poter avviare in tempi previ l’iter per la condivisione del piano in Conferenza Stato-Regioni.

Il nuovo piano, dice Schillaci, prevede il Calendario vaccinale separato dal documento principale, in modo che possa essere più semplice aggiornarlo, in caso di modifiche delle schedule vaccinali e di inserimento di nuovi vaccini. Schillaci ha rimarcato che l’emergenza del personale sanitario è un tema di scottante attualità che va assolutamente risolto.Vi è carenza di medici e di operatori sanitari, e il problema è stato messo in evidenza, ancora di più, con la pandemia.

Il ministro si è detto pronto a rivalutare il trattamento economico di chi opera nel Servizio sanitario nazionale, come previsto dall’articolo 93, norma inserita nella legge di bilancio, volto al riconoscimento di un incremento dell’indennità, alla dirigenza medica e al personale del comparto operante nei pronto soccorso, proprio per via delle particolari condizioni di lavoro in cui operato. L’obiettivo è quello di retribuire meglio tutti gli operatori sanitari per rendere maggiormente attrattivo il lavoro.

Il ministro ha aggiunto: “Ribadisco che è mia intenzione sostenere un emendamento per finanziare di 10 milioni di euro per il 2023 e di 10 milioni di euro per il 2024 il Piano” oncologico nazionale (Pon), “per agevolare l’adozione dello stesso e la sua compiuta attuazione sul territorio”, impegnandosi a potenziare le azioni per la prevenzione, la diagnosi, la cura e l’assistenza al malato oncologico in termini di efficacia, efficienza, appropriatezza, empowerment e gradimento dei pazienti.