Covid, chiusa l’inchiesta a Bergamo: indagati Conte e Speranza

Chiusa l’inchiesta sulla gestione del Covid a Bergamo: sulla base delle informazioni sinora trapelate, sono circa una ventina gli indagati, inclusi l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza.

Covid, chiusa l’inchiesta a Bergamo: indagati Conte e Speranza
Con la chiusura dell’inchiesta sulla gestione del Covid a Bergano che si è chiusa mercoledì 1° marzo, sono circa una ventina gli indagati. Secondo quanto trapelato, tra gli infagati figurano l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, l’ex assessore Giulio Gallera, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli. Gli avvisi di conclusione dell’indagine sono in via di notifica.

La reazione dell’ex premier Conte
Dopo aver appreso la notizia, il leader del Movimento 5 Stelle ha dichiarato: “Apprendo dalle agenzie di stampa notizie riguardanti l’inchiesta di Bergamo. Anticipo subito la mia massima disponibilità e collaborazione con la magistratura”.

“Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilità durante uno dei momenti più duri vissuti dalla nostra Repubblica”, ha aggiunto Conte.

Speranza: “Sono sereno e sicuro di aver agito con disciplina e onore”
“Apprendo da agenzie di stampa notizie riguardanti l’inchiesta di Bergamo. Ho sempre pensato che chiunque abbia avuto responsabilità nella gestione della pandemia debba essere pronto a renderne conto”, ha detto invece l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. “Io sono molto sereno e sicuro di aver sempre agito con disciplina ed onore nell’esclusivo interesse del Paese. Ho piena fiducia come sempre nella magistratura”.