Covid, 30.550 nuovi casi e 352 morti. Ancora indecisione sulle regioni a zona rossa

Covid, il virus continua a viaggiare su standard elevati. Assestandosi su un trend tendenzialmente in rialzo costante. E allora, sono 30.550 i nuovi casi da coronavirus in Italia oggi. Da ieri sono stati eseguiti circa 212.000 tamponi. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 352 morti, che portano il totale a 39.764 decessi dall’inizio dell’epidemia. «Nelle ultime 3 settimane abbiamo avuto un trend in aumento – spiega Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute –. Negli ultimi, a occhio, vediamo una certa stabilizzazione a livelli relativamente elevati. Il numero di positivi sul totale di tamponi effettuati supera il 10%. La proporzione è piuttosto elevata – aggiunge quindi Rezza – e questo non è un segnale positivo».

Covid, 30.550 nuovi casi e 352 morti

«Negli ultimi giorni è aumentato tendenzialmente il numero dei ricoveri in terapia intensiva. Oggi abbiamo altri 67 ricoveri in terapia intensiva e oltre 1000 nell’area medica. Il trend sembra mostrare una certa stabilizzazione», prosegue Rezza, che poi aggiunge anche: «Tra le regioni, in numeri assoluti, tra le più colpite c’è la Lombardia, che ha comunque circa 11 milioni di abitanti: siamo sui 7800 casi. Il Piemonte è a 3577 e la Campania a oltre 4000, che raggiunge così livelli di incidenza simili a quelli della Lombardia. E ancora, oltre 2400 casi in Veneto. Anche nel Lazio si riscontra un ulteriore incremento: anch’esso, spiega Rezza, «sembra essere graduale».

Ancora indecisione sulle zone rosse

Quindi, all’esperto i cronisti rivolgono l‘interrogativo più gettonato: quali sono le regioni in zona rossa secondo il nuovo Dpcm? «Questo è ancora in valutazione – replica Rezza –. I criteri li conoscete tutti, sono scritti nel Dpcm e sono stati ampiamente riportati in circolari ministeriali. L’indice Rt è uno dei parametri. Ma ci sono 21 indicatori, compresi quelli di resilienza, che fanno riferimento alla capacità del sistema di reagire».