“Cosa non quadra”. Garlasco, parla l’avvocato Carlo Taromina: il commento su Stasi e Sempio
A distanza di quasi vent’anni dall’efferato delitto che sconvolse la tranquilla Garlasco, il caso di Chiara Poggi torna a far parlare di sé. La riapertura delle indagini sulla figura di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, ha riacceso i riflettori su un caso giudiziario che ha visto la condanna definitiva di Alberto Stasi, fidanzato di Chiara, ma che continua a sollevare interrogativi e a dividere l’opinione pubblica.
Le recenti dichiarazioni dell’avvocato Carlo Taormina, che ha espresso dubbi sulla colpevolezza di Stasi, hanno contribuito a rinvigorire il dibattito. Taormina ha puntato il dito sulla posizione di Sempio, il cui DNA sarebbe stato rinvenuto sotto le unghie della vittima, sottolineando la necessità di approfondire questa pista investigativa.
Un Caso Irrisolto?
Il delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, resta un caso particolarmente complesso. La giovane fu trovata senza vita nella sua abitazione, con evidenti segni di violenza. L’arma del delitto non fu mai ritrovata. Le indagini si concentrarono fin da subito su Alberto Stasi, che per primo rinvenne il corpo e che, dopo un lungo iter giudiziario, fu condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione nel 2015.
La condanna di Stasi si basò su una serie di indizi convergenti: l’assenza di segni di effrazione, l’alibi ritenuto insufficiente, le incongruenze nel racconto del ritrovamento del corpo e la compatibilità delle scarpe indossate dall’assassino con quelle in possesso di Stasi.
Sempio nel Mirino: Nuove Prove o Vecchi Errori?
La riapertura delle indagini su Andrea Sempio, avvenuta nel marzo 2025, ha scatenato reazioni contrastanti. La Procura di Pavia ha notificato un avviso di garanzia a Sempio, motivando la decisione con la presentazione di nuove consulenze su DNA, impronte digitali e di scarpe. Sempio era già stato indagato in passato, tra il 2016 e il 2017, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate per mancanza di prove.
La famiglia Poggi, attraverso i propri legali, ha espresso scetticismo sulla riapertura delle indagini, sottolineando che la condanna di Stasi è definitiva e che la diffusione di ipotesi prive di fondamento rischia di distorcere la verità accertata.
Le Parole degli Esperti
Il caso Garlasco continua ad accendere dibattiti tra gli esperti. Luciano Garofano, ex comandante dei RIS di Parma, ha definito la riapertura del caso un “esercizio narcisistico”, sottolineando la difficoltà di reperire i reperti originali e la pregressa valutazione delle prove a carico di Sempio.
Un Futuro Incerto
L’inchiesta su Andrea Sempio è ancora in corso e il suo esito resta incerto. La riapertura delle indagini potrebbe portare a nuovi sviluppi, ma rischia anche di alimentare ulteriormente il dubbio e la speculazione su un caso che ha già segnato profondamente la vita di molte persone.