“Cosa faceva Ambra nei camerini”. Non è la Rai, la rivelazione della figlia di Boncompagni

 

Ambra Angiolini Gianni Boncompagni, parli di uno ed impossibile non pensare all’altro: i loro destini professionali si incontrarono all’inizio degli anni ’90 quando lui, mago della tv capace di trasformare in oro qualunque cosa toccasse, aveva visto il potenziale da star di una ragazza non ancora maggiorenne. Erano gli anni di Non è la Rai, un successo strepitoso in termini di ascolto e destinato a segnare una decisa sterzata nel mondo della tv. Sono passati 30 anni da quei giorni e di Gianni Boncompagni, scomparso nel 2017, resta il ricordo, tenuto vivo anche dalla figlia Barbara.

Che, al Corriere della Sera, ha raccontato chi fosse Gianni: “Papà era zero autocelebrativo. Quando volevano intervistarlo diceva: che noia. Una volta, nei suoi ultimi mesi, era a letto con la flebo e gli portai un gioco: una lavagna di luce su cui scrivere frasi. Gli dissi: scrivi qualcosa di importante. Lui scrisse: ricordati di dimenticare. Quindi, per cosa avrebbe voluto essere ricordato? Forse, per le fidanzate”.

Gianni Boncompagni, la figlia rivela: “Ambra piangeva in camerino”

Fidanzate illustri: “Ha avuto storie con Isabella FerrariClaudia Gerini e altre giovanissime. Ma dopo, quando queste ex dovevano prendere decisioni importanti, tipo comprare casa, chiamavano lui: diventava come un padre per loro. Era paterno anche con quelle con cui ha solo lavorato. Negli anni, tante mi hanno raccontato che lui raccomandava sempre di studiare”.

E ancora: “A noi figlie, invece, ha detto sempre il contrario: io volevo fare l’università a Parigi e lui: ma no, vieni con me, facciamo un programma”. Poi la rivelazione su Non è la Rai e Ambra Angiolini: “Sono stata tanto a Non è la Rai: doppiavo le canzoni. Quando doppiavo le ragazze, lui guardava Ambra o Viviana e diceva: ah… come fa il playback lei! E io: che talento è cantare in playback? Però, con Macao, tornò al talento: scoprì Sabrina Impacciatore, Lucia Ocone, Biagio Izzo, Ubaldo Pantani, Fabio Canino”.

Su Ambra aggiunge che, si, ripeteva le parole di Boncompagni: “Chiaro: aveva 15 anni. Ma era intelligentissima, si è visto poi dalle svolte di carriera che ha avuto. Mi ricordo quando, vessata dalla stampa, piangeva in camerino. Papà continuava a ripetere: Ambra piange, Ambra piange. Come se fosse una Barbie o il suo giocattolino telecomandato… E io: Ambra piange, sì, perché è un essere umano”.